Forestazione. L’Emilia-Romagna ha 25 nuovi alberi monumentali, salgono a 622 le tutele complessive. Dalla Regione 1 milione di euro nel triennio 2022-2024. Lori: “Esemplari unici di cui dobbiamo avere cura. Un patrimonio straordinario di biodiversità. L’impegno della Regione”
Bologna - Faggi, castagni, platani, ippocastani, farnie, gelsi - singoli, in filare o in gruppo- di cui è stato riconosciuto il notevole interesse pubblico. Per le dimensioni, l’età, il valore storico e paesaggistico. Veri e propri habitat che svolgono un ruolo fondamentale per l’ecosistema perché offrono nicchie di valore unico per una miriade di animali, licheni e funghi.
Sono 25 i nuovi alberi monumentali d’Italia che su proposta della Regione Emilia-Romagna hanno ricevuto il via libera dal ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste. E che pertanto sono stati inseriti nell’elenco nazionale che riunisce questi veri e propri patriarchi della natura, giunti fino a noi attraverso i secoli.
Dei nuovi ingressi – dei quali 20 esemplari singoli e cinque in gruppo – dieci sono in provincia di Parma, cinque in quella di Modena, sei in quella di Bologna, tre nel Ferrarese e uno in provincia di Forlì-Cesena. Salgono così a 622 le tutele complessive in Emilia-Romagna, considerando anche quelle che rientrano nell’elenco regionale degli alberi monumentali.
“Si tratta di esemplari dalle caratteristiche uniche, custodi di un patrimonio straordinario di biodiversità- ha spiegato l’assessora regionale alla Forestazione e parchi, Barbara Lori-. Alberi da tutelare, tanto più oggi a fronte di una crisi climatica che rappresenta un indubbio fattore di rischio. Per questo il nostro impegno a fianco dei Comuni, degli Enti parco e dei singoli cittadini, incrementando le risorse per sostenere gli indispensabili interventi di cura. Ma anche attraverso un progetto legge, che è ora all’esame dell’Assemblea legislativa, con il quale vogliamo rafforzare gli strumenti a nostra disposizione, prevedendo tra l’altro una zona di protezione per ogni esemplare di almeno 10 metri di raggio e l’obbligo di recepimento dei vincoli di tutela a livello urbanistico”.
L’impegno della Regione
Un patrimonio straordinario, ma anche fragile e delicato che va custodito. Da qui l’impegno della Regione con contributi fino ad un massimo di 15mila euro per finanziare al 100% gli interventi di cura e gestione da parte dei Comuni, degli Enti parco, dei cittadini, nel caso l’albero sia in una proprietà privata. Per il triennio 2022-2024 le risorse a disposizione ammontano a quasi 1 milione di euro.
Le caratteristiche
I nuovi alberi appartengono a 15 specie diverse. Ma sono tutti accomunati da alcune caratteristiche, a partire da quella della monumentalità: circonferenza del tronco, altezza, sviluppo dei rami e della chioma. Anche altri aspetti sono importanti, come l’età presunta o accertata, il portamento particolare, la rarità botanica, la posizione dominante nel paesaggio, il legame con gli avvenimenti storici e culturali.
In Emilia-Romagna esistono due tipi di tutela, quella regionale che conta 496 esemplari e quella nazionale con 126, considerando anche i nuovi ingressi.
Oltre a Comuni ed Enti parco anche singoli cittadini e associazioni possono segnalare un esemplare meritevole di tutela grazie al modulo presente sul portale della Regione https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/sistema-regionale/flora/alberi-monumentali
Paola Fedriga