Commercio. Un’economia urbana più forte e dinamica: ecco la nuova legge che rigenera la rete commerciale delle città e dei paesi dell’Emilia-Romagna, compresi quelli montani e delle aree interne, e un bando da 18 milioni di euro per riqualificare negozi e pubblici esercizi. Corsini: “Un cambio di paradigma, cui affianchiamo da subito risorse concrete a sostegno dell’occupazione e delle imprese”
Bologna – Cambia l’economia urbana dell’Emilia-Romagna grazie anche a una nuova legge che rafforza e rigenera la rete commerciale di città e paesi, e con un investimento di 18 milioni di euro per la riqualificazione dei negozi e dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, ecc).
Obiettivo principale della legge regionale sullo sviluppo dell'economia urbana e la qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi, approvata ieri senza voti contrari in Assemblea legislativa su proposta della Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini - a 25 anni dall’ultimo provvedimento dedicato al settore - è rendere le attività commerciali più forti e dinamiche per farle diventare motore e cuore di uno sviluppo sostenibile e della crescita economica e sociale dei centri urbani di tutta la regione.
E questo attraverso una gestione unitaria e condivisa, pubblico e privato, indirizzata a promuovere i progetti partecipati dei Comuni in grado di valorizzare l’identità dei territori, la socialità e l’ambiente.
Allo stesso tempo, per sostenere i negozi e i pubblici esercizi usciti con difficoltà dalla pandemia, un nuovo bando metterà sul piatto 18 milioni di euro per sostenere gli imprenditori nella riqualificazione della loro attività: dall’acquisto al rinnovo e all'ampliamento delle attrezzature, alla digitalizzazione.
“E’ un cambio di paradigma- afferma l’assessore regionale al Turismo e Commercio, Andrea Corsini- cui affianchiamo fin da subito un investimento importante e concreto per dare una prima risposta forte al commercio regionale. Vogliamo rendere i centri storici delle nostre città e dei nostri paesi più vivi e capaci di offrire servizi sempre più utili alle cittadine e ai cittadini che li abitano. Luoghi di aggregazione dove trovare risposte adeguate alle mutate esigenze e ai nuovi ritmi di vita quotidiana”.
“Un progetto di crescita e sviluppo- aggiunge l’assessore- che sarà fatto in ottica green e senza consumare un centimetro di nuovo suolo”.
La legge prevede infatti la riqualificazione di strutture già esistenti, migliorandone l’impronta energetica, la sicurezza, l’accessibilità. E con l’utilizzo delle nuove tecnologie per permettere agli imprenditori di stare al passo con i cambiamenti avvenuti in questi anni nel mercato e i diversi stili di vita delle persone.
“Un percorso che ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria che ringrazio per l’ampio confronto avvenuto in questi mesi- chiude Corsini-, esempio concreto del nostro approccio partecipativo per l’innovazione e la crescita del nostro territorio”.
Le novità
La legge promuove in particolare lo sviluppo di nuovi servizi al cittadino per la creazione di nuovi prodotti commerciali, servizi e spazi di vita rispondenti alle domande di welfare e socialità, con particolare riferimento all’accessibilità per le fasce più fragili della popolazione e mettendo al centro il ruolo pro-attivo della comunità e dei cittadini (ad esempio, ecoquartieri, autoconsumo collettivo, comunità energetiche rinnovabili).
Va in questa direzione la creazione di centri direzionali: hub urbani caratterizzati da una pluralità di funzioni e soggetti rispetto ai quali le attività commerciali fungono da ‘motore’ per accrescerne l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e garantire una integrazione e valorizzazione di tutte le risorse presenti nel territorio e hub di prossimità vicini ai luoghi di abitazione e di lavoro per rispondere alle esigenze quotidiane delle persone.
Altro capitolo importante riguarda l’utilizzo di nuove tecnologie per la pianificazione, per avere modelli previsionali relativi allo sviluppo del territorio. Si tratta dei cosiddetti ‘gemelli digitali’ delle città per fare simulazioni e monitorare usi e fruizioni degli spazi comuni.
La creazione di nuova occupazione è un ulteriore punto significativo della legge da promuovere attraverso specifici interventi di formazione, informazione e aggiornamento, in particolare sulla transizione verde e digitale, in collaborazione con le università, i centri di ricerca e gli enti di formazione accreditati.
Cinzia Leoni
In allegato la legge nel dettaglio, l’analisi del settore e un'immagine della conferenza stampa