Crimini informatici, il virtuale è reale: Regione Emilia-Romagna e Polizia di Stato presentano quattro cortometraggi realizzati da giovani registi per informare cittadine e cittadini sui meccanismi dei più comuni reati online. Priolo-Salomoni: “Film ispirati dalla realtà. Così invitiamo i cittadini a prevenire e denunciare”
Bologna - C’è una donna che invia migliaia di euro all’uomo di cui si è innamorata in chat, chiesti da lui per far curare una fantomatica nipote. E poi la ragazza che vede diffuse in rete le sue immagini intime dopo la fine di una relazione. Ancora, il padre di famiglia convinto di aver fatto un investimento molto redditizio che scopre di essere stato truffato e i risparmi di una vita volati via. E infine, c’è la sofferenza vera, cruda e concreta prodotta dai discorsi d’odio.
Sono quattro i cortometraggi presentati oggi alla stampa da Regione Emilia-Romagna, Polizia di Stato e Lepida, ispirati a storie vere in cui le vittime sono alle prese con altrettanti crimini comuni in Rete: ‘truffe amorose’, revenge porn, investimenti online e discorsi d’odio. L’obiettivo dei video è dare maggiore impulso all’opera di prevenzione e contrasto dei crimini informatici.
I lavori sono stati presentati in conferenza stampa dalla presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, dall’assessora all’Agenda Digitale, Paola Salomoni, dal Questore di Bologna, Antonio Sbordone, dalla dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni Emilia Romagna, Cristina Fagone, dal vice questore aggiunto Emanuela Glielmo, dal direttore generale di Lepida, Gianluca Mazzini, la presidente di DER, Enza Negroni, e dai registi autori dei cortometraggi.
“Questo progetto è il frutto della preziosa collaborazione interistituzionale tra Regione, Polizia di Stato e Lepida, accumunate dall’obiettivo di rendere le cittadine e i cittadini consapevoli dei rischi di essere vittima di un crimine informatico- sottolineano Priolo e Salomoni-. È fondamentale illustrare questi pericoli perché ciascuno possa attuare i comportamenti per prevenirli e denunciare i reati alle forze dell’ordine. Gli esperti della Polizia Postale hanno spiegato quali sono gli ambiti in cui i reati sono più frequenti e hanno condiviso esperienze tristemente reali, la Regione ha favorito il loro incontro con giovani registi coordinati dai Documentaristi dell’Emilia-Romagna, Lepida ci permetterà di divulgare questi contenuti attraverso i suoi canali. Il risultato ci rende orgogliosi e pone le basi per un rapporto con la Polizia di Stato che siamo sicuri si confermerà proficuo anche in futuro”.
“La Polizia Postale esprime il più ampio apprezzamento per la proficua collaborazione instaurata con la Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’attività di sensibilizzazione, volta a garantire la sicurezza degli utenti del mondo digitale- spiega Fagone-. I cortometraggi, chiari e concisi, affrontano tematiche complesse in modo accessibile, consentendo ai cittadini di acquisire gli elementi utili per difendersi dalle minacce del web, in continua evoluzione”.
“Lepida è orgogliosa di contribuire a questo progetto che rafforza il nostro impegno nella protezione delle infrastrutture tecnologiche pubbliche e nella sensibilizzazione dei cittadini sui pericoli del web- continua Mazzini-. Prevenire i crimini informatici richiede anche un grande lavoro di sensibilizzazione, e i cortometraggi presentati oggi sono un esempio concreto di come tecnologia e comunicazione possano unirsi per educare e prevenirli”.
I quattro i cortometraggi
La produzione, coordinata dall’Agenzia informazione e comunicazione della Regione, è stata affidata all’associazione DER, Documentaristi dell’Emilia-Romagna, con Enza Negroni, presidente dell’Associazione, che ha individuato quattro giovani autori under 40.
Le storie al centro dei video nascono da una serie di incontri che gli autori hanno avuto con gli esperti della Polizia di Stato, durante i quali sono stati condivisi obiettivi ed esperienze.
I titoli e gli autori: “La violenza nelle parole” di Martina De Polo; “Il silenzio di Ambra” di Paolo Maoret; “Il grande amore di Lucia” di Olga Torrico e “Blackout” di Samuele Giorgetti.
Un protocollo di collaborazione contro i crimini informatici
Il virtuale è reale è un progetto realizzato nell’ambito del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici sottoscritto da Regione Emilia-Romagna, Lepida ScpA e il Centro operativo per la sicurezza cibernetica – C.O.S.C. Emilia-Romagna della Polizia di Stato.
Il protocollo, che ha validità triennale, prevede un piano di collaborazione per condividere e analizzare informazioni idonee a prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti alle infrastrutture della Regione e delle altre Pubbliche amministrazioni.
I video sono disponibili al link: https://regioneer.it/il-virtuale-e-reale
Carmine Caputo
In allegato, nella cartella stampa:
- l’Associazione Documentaristi Emilia-Romagna e le biografie dei quattro registi
- Alcune foto tratte dai backstage dei quattro cortometraggi
- Alcune foto della conferenza stampa