Protezione civile. A Forlì, nella località di San Lorenzo in Noceto, conclusi i lavori di somma urgenza alla briglia sul fiume Rabbi: intervento da 2,2 milioni di euro. Priolo: “A maggio la forza delle acque ha cambiato il corso del fiume e travolto un’infrastruttura idraulica dalla storia secolare. Il ritorno alla normalità passa anche dall’importante cantiere appena terminato”
Bologna - A San Lorenzo in Noceto, comune di Forlì, sono terminati i lavori di somma urgenza per la sicurezza della briglia Calanco e del tratto di alveo del fiume Rabbi, interessati dal dissesto post alluvione. Si tratta di opere dal valore complessivo di 2 milioni 200mila euro, cui seguirà in primavera la seconda parte di lavori, grazie a un ulteriore finanziamento di 2 milioni di euro stanziati dall’ordinanza 8 del commissario straordinario per la ricostruzione.
“Quanto accaduto alla briglia di San Lorenzo è uno dei simboli dell’alluvione del 2023 e delle trasformazioni del territorio che quell’evento ha portato con sé- commenta Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile-. Qui la forza delle acque ha cambiato il corso del fiume e travolto un’infrastruttura idraulica dalla storia secolare. Il ritorno alla normalità passa anche dall’importante cantiere appena concluso, che sarà completato con le opere della prossima primavera”.
Il dettaglio dei lavori
Per quanto riguarda i lavori ultimati, è stata ripristinata la funzionalità dell’alveo a valle della chiusa, che era completamente ostruita da sedimenti ghiaiosi, e si sono rimossi i detriti causati dal crollo di alcuni capannoni avicoli distrutti dalla piena. Il letto del fiume è stato allargato e riportato nelle condizioni adatte a consentire il deflusso delle acque sopra lo scivolo della briglia.
Successivamente è stato sistemato il manufatto della briglia stessa, sottoposto dal 2018 a vincolo di interesse storico-artistico, seguendo le modalità di intervento indicate dalla Soprintendenza. Parte della struttura crollata è stata ripristinata posizionando massi ciclopici nella parete di valle e bozze di pietra nello scivolo di valle. È stata poi realizzata una paratia di pali trivellati lateralmente alla briglia, sul lato verso Predappio, per garantire la tenuta idraulica del terrapieno su cui sorgeva l’allevamento danneggiato.
Le opere al via in primavera
Un ulteriore finanziamento di 2 milioni di euro permetterà nei prossimi mesi di continuare i lavori sulla briglia di San Lorenzo. Sono previsti il rimodellamento dell’alveo del Rabbi a monte e a valle della chiusa e, localmente, interventi di risezionamento del letto dove il deposito dei sedimenti ha ridotto la capacità di deflusso. Si lavorerà inoltre contro il dissesto idrogeologico, a tutela della stabilità dei versanti e della viabilità lungo via Chiusarola e via Comeccia.
Gli interventi sono progettati e seguiti dall’Ufficio di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.
Red