Sanità. Cure palliative, nel 2022 oltre 16mila pazienti presi in carico dalla Regione Emilia-Romagna: 3,2 i giorni medi di attesa per il ricovero negli Hospice. Aumentano anche le cure palliative pediatriche. L’assessore Donini: “Non diminuirà l’impegno per la terapia del dolore delle persone malate terminali”
Bologna – In aumento in Emilia-Romagna il numero di cure palliative (anche pediatriche) a favore dei pazienti assistiti da almeno un nodo della rete nell’anno attraverso le cure palliative domiciliari, hospice (23 strutture con oltre 300 posti a disposizione), ambulatori e ospedali. Nel 2022, ultimo dato disponibile, sono state 16.027 le persone prese in carico nel loro percorso palliativo, un numero sempre in crescita se si considera che erano 11.933 nel 2018.
A questi vanno aggiunti i 669 bambini presi in carico (erano 607 nel 2021), ma la Rete delle cure palliative pediatriche è stata approvata solo nel 2019.
In Emilia-Romagna, inoltre, i giorni medi di attesa per accedere al nodo “Hospice” sono 3,2. Anche questo un dato positivo visto che nel 2018 l’attesa era pari a 3,6 giorni.
“La Regione Emilia-Romagna - sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- è da tempo impegnata nel sostegno alle cure palliative. Lo dimostrano i dati che confermano come la Rete attiva nella nostra regione funzioni e accolga sempre più pazienti ogni anno. Un impegno che non diminuirà”.
Quanto alle risorse, a livello regionale e aziendale non è previsto uno stanziamento annuale dedicato esclusivamente al finanziamento della rete delle cure palliative. Questo livello di assistenza, al pari delle altre prestazioni ricomprese nei LEA, viene infatti finanziato annualmente nell’ambito della quota capitaria assegnata ad ogni azienda sanitaria. Nel 2022 la Regione ha speso 44.506.413 euro per la Rete delle cure palliative contro i 27.737.054 del 2018.
Mara Cinquepalmi