Emilia-Romagna, una terra da raccontare. Il Tour de France lungo la via Emilia: storie e numeri nello speciale online da oggi sul portale della Regione. Da Pantani a Pogacar, parla Andrea Agostini, da Cesenatico al fianco dei due campioni
Bologna - “Quando tagliò il traguardo, mi aveva visto in mezzo alla folla, così mi è venuto incontro e mi ha detto in dialetto: ‘T’é vest quel co fat?’, ‘Hai visto quello che ho fatto?’. È stata una cosa impressionante, mi ricordo ancora la pelle d'oca”.
Andrea Agostini oggi è il direttore operativo di UAE Team Emirates, la squadra di Tadej Pogacar, vincitore dell’ultimo Giro d’Italia e tra i favoriti del Tour de France 2024, ma nel luglio 1998 era a Les Deux Alpes quando Marco Pantani fece l’impresa che gli aprì la strada per la vittoria finale. Agostini è stato amico, sin dall’adolescenza, e collaboratore di Pantani nel 1999.
Quel Tour entrato nella storia, Pogacar nuovo “Cannibale” del ciclismo, l’arrivo della Grande Boucle in Emilia-Romagna, per la prima volta in assoluto, la vigilia di una competizione che per numeri e popolarità è il terzo evento sportivo mondiale. Sono alcuni temi che Andrea Agostini affronta nell’intervista pubblicata nel nuovo speciale, a cura dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta, online sul sito della Regione da oggi all’indirizzo: https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/approfondimenti/2024/giugno/tour.
Il Tour in Emilia-Romagna, tra pianure e salite, i numeri delle tre tappe (Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna, Piacenza-Torino), i prossimi appuntamenti della Sport Valley completano lo speciale alla vigilia della partenza della Grande Boucle.
Mara Cinquepalmi