Salute. Venerdì 31 maggio la Giornata mondiale senza tabacco: da Piacenza a Rimini, tutto il servizio sanitario regionale impegnato in iniziative di sensibilizzazione e prevenzione. In Emilia-Romagna 1 adulto su 4 (oltre 710mila) fuma regolarmente, in linea con la media nazionale. Nel 2023 più di 1.300 persone si sono rivolte ai 35 Centri Antifumo del territorio. Domani un convegno in Regione per fare il punto
Bologna - Fumare in maniera costante e prolungata può incidere sulla durata media e sulla qualità della propria vita. Secondo i dati del ministero della Salute, 20 sigarette al giorno riducono di circa 4,6 anni la vita media di chi inizia a fumare all’età di 25 anni, e dunque, per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita.
Per sensibilizzare le persone, a partire dai più giovani, sui danni alla salute causati dal consumo di sigarette, la Regione Emilia-Romagna e le Aziende sanitarie mettono in campo, anche quest’anno, in occasione del 31 maggio, Giornata mondiale senza tabacco, numerose iniziative su tutto il territorio, volte a tenere alta l’attenzione su quello che rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative e il primo, tra quelli evitabili, di morte precoce.
Secondo l’indagine “PASSI” (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia) coordinata dall’Istituto superiore di sanità, relativa al biennio 2022-2023, in Emilia-Romagna fuma regolarmente 1 adulto su 4, ovvero il 24% della popolazione tra i 18 e i 69 anni, per un totale di oltre 710mila persone. Una percentuale in linea con la media nazionale, che rimane costante rispetto al biennio 2021-2022, nel quale invece si era registrato un calo del 3% tra i fumatori rispetto al periodo 2017-2020 (27%).
In generale si consolida sul territorio la tendenza a cominciare precocemente: l’indagine GYTS (Global Youth Tobacco Survey) nel 2022 ha rilevato che il 17% degli adolescenti dai 13 ai 15 anni ha fumato almeno una sigaretta, o ha usato altri tipi di prodotti del tabacco nei 30 giorni precedenti lo studio; percentuale più alta, per la prima volta, tra le ragazze (21%) rispetto ai coetanei maschi (12%).
Il punto sulla situazione relativa al tabagismo in Emilia-Romagna sarà fatto domani, giovedì 30 maggio, in occasione del seminario organizzato dalla Regione Emilia-Romagna dal titolo “Percorsi di dipendenza… percorsi di libertà” (Aula Magna di Viale Aldo Moro 30, dalle 9 alle 17.30), per affrontare gli aspetti culturali, epidemiologici, neurobiologici e comportamentali legati al fumo.
I dati sul consumo di tabacco in Emilia-Romagna
Quasi 1 adulto su 2 in Emilia-Romagna è stato un fumatore: il 24% della popolazione tra i 18 e i 69 anni fuma abitualmente, il 23% ha smesso; il 53% non si è mai acceso una sigaretta. A fotografare la situazione è il sistema di sorveglianza “PASSI” che dal 2006 svolge con regolarità rilevazioni statistiche tra la popolazione adulta italiana (18-69 anni) sugli stili di vita e i fattori di rischio per la salute. Nel periodo 2008-2023 la prevalenza di fumatori è in diminuzione fino al 2019, tendenza che si è interrotta nel 2020, anno della pandemia, in cui ha registrato un aumento. Successivamente la percentuale di fumatori ha ripreso a scendere riportandosi su valori prepandemici, anche se in modo non uniforme rispetto alle condizioni demografiche e socioeconomiche: il ritorno a valori prepandemici è più lento tra le persone con bassa istruzione e quelle con difficoltà economiche.
Ancora, la percentuale di fumatori è più alta negli uomini (27% rispetto al 21% nelle donne), nei 18-24enni (29%), nelle persone con difficoltà economiche (41%) e in quelle con un basso livello di scolarizzazione (30%). Negli anni è incrementato l’uso dei dispositivi contenenti tabacco o nicotina, utilizzati anche in modo esclusivo: in Emilia-Romagna tra i 18-69enni si passa dal 1,8% del 2014 al 8% del 2023. In particolare, secondo i dati 2023, il 20% degli emiliano-romagnoli fuma esclusivamente sigarette tradizionali, il 4% fuma sigarette tradizionali assieme ad altri dispositivi e il 4% fuma esclusivamente sigarette a tabacco riscaldato o sigarette elettroniche. Circa un quarto (22%) dei fumatori 18-69enni accende più di 20 sigarette al giorno, mentre il 5% è un consumatore occasionale e fuma meno di una sigaretta al giorno. Sono oltre 1.300, inoltre, le persone che nel 2023 si sono rivolte ad uno dei 35 Centri Antifumo dell’Emilia-Romagna, anche se non tutti gli utenti hanno intrapreso un percorso per smettere di fumare.
Nel biennio 2021-2022, in Emilia-Romagna, il 42% dei fumatori ha dichiarato di aver provato a smettere di fumare nell’ultimo anno, pari ad una stima di circa 308mila persone; tra questi la maggior parte (l’82%) ha tuttavia ripreso a farlo. La prevalenza di fumatori diminuisce invece con l’invecchiamento della popolazione: scende al 15% tra i 70-79enni e al 5% dopo gli 80 anni.
Le iniziative sul territorio regionale per la Giornata mondiale senza tabacco
Da Piacenza a Rimini, sono numerose le iniziative messe in campo in tutta l’Emilia-Romagna dal servizio sanitario regionale in occasione della Giornata mondiale senza tabacco. Incontri tra gli studenti e il personale sanitario per sensibilizzare i più giovani sui danni causati dal fumo, spirometrie gratuite in piazza per valutare la funzionalità respiratoria, punti informativi su Centri antifumo e prevenzione oncologica, promozione di sani stili di vita: l’elenco completo delle attività, provincia per provincia, è disponibile sulle pagine web delle Aziende sanitarie e ospedaliere. Tante opportunità per informarsi e conoscere, e valutare, perché no, un cambio di stile di vita.
Annalisa Dall’Oca
Allegato 1:
- il fumo tra gli adolescenti in Emilia-Romagna
- l’impegno della Regione contro la dipendenza da fumo e le attività di prevenzione regionale
Allegato 2:
- i dati relativi agli effetti negativi del fumo sulla salute