Difesa del suolo. A Corte Brugnatella, nell’Appennino piacentino, via ai lavori di difesa idraulica e riqualificazione dell’alveo del fiume Trebbia finanziati dal Pnnr con 500mila euro

A Sanguineto avviate opere di rinforzo della barriera di difesa della sponda destra. Prevista anche la riapertura di un ramo secondario del fiume per migliorare la regimazione delle acque e ridurre i fenomeni di erosione
02/03/2024 13:44

Bologna – Prima il rinforzo della barriera in massi, poi la riapertura di un ramo del fiume per migliorare la regimazione delle acque, rinforzare la sponda e aumentare la protezione del centro abitato.

Nel comune di Corte Brugnatella, sull’Appennino piacentino, sono cominciati i lavori di potenziamento delle opere di difesa idraulica e di riqualificazione dell'alveo del Trebbia, in corrispondenza dell'abitato di Sanguineto. Le opere, dal valore di mezzo milione di euro, sono finanziate dal Pnrr e attuate dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

“In questo punto il Trebbia incrocia la confluenza del torrente Aveto e, lungo la sponda destra fino a Sanguineto Vecchio, sono presenti fenomeni di erosione”, spiega Irene Priolo, Vicepresidente con delega alla protezione civile. L’area è inoltre caratterizzata dalla presenza di un’area di frana un accumulo di detriti allo sbocco del rio Albarone e, attualmente inattiva, di Sanguineto con cui potrebbero interferire le deviazioni del corso d’acqua. “L’intervento appena partito è quindi di fondamentale importanza”, conclude Priolo. “Punta infatti ad accrescere la sicurezza idraulica, grazie alle opere di protezione sulla sponda destra del corso d’acqua che hanno anche il fine di impedire lo scalzamento al piede della frana”.

 

Il punto sui lavori

In primo luogo, con sei nuovi pennelli in massi verrà completato il sistema di protezione della sponda già esistente, realizzato in particolare dopo l’alluvione del 2015. I pennelli saranno adeguatamente immorsati per evitare casi di scalzamento o erosione della riva. Per allontanare la corrente dalla sponda in erosione, si interverrà inoltre sul fondo dell’alveo riattivando un ramo secondario collocato al centro. Da ultimo, la formazione di un terrapieno con il materiale scavato nel letto del fiume servirà a ricoprire i pennelli in massi.  

L’intervento sarà rispettoso del contesto naturale e paesaggistico in cui andrà ad inserirsi. Anche l’apertura del nuovo ramo sarà perfettamente integrata e rispetterà l’andamento naturale a curve del corso d’acqua.

Online la mappa con tutte le informazioni sui cantieri realizzati in Emilia-Romagna per la ricostruzione dopo le alluvioni di maggio.

Red

In allegato, foto dei cantieri

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ultima modifica 2024-03-02T13:44:41+01:00
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