Lotta alle zanzare. In Emilia-Romagna pronto il Piano regionale arbovirosi 2024. Dalla Regione più risorse per la prevenzione: oltre 1 milione di euro, 200mila in più rispetto allo scorso anno. Previste anche azioni specifiche contro la Dengue. Donini: “Un Piano robusto, che rafforziamo ulteriormente. Importante la collaborazione con i Comuni e l’impegno dei cittadini”

Attivazione di sorveglianze specifiche nei potenziali punti di ingresso delle zanzare portatrici del virus Dengue, come i porti, e richiesta al Ministero di approvvigionamento di vaccino tetravalente. Prosegue la campagna informativa, che coinvolge anche le scuole
26/03/2024 11:06

Bologna - La Regione conferma la strategia di prevenzione e aumenta le risorse per la lotta alle zanzare. Con l’approvazione in Giunta del Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2024, l’Emilia-Romagna ribadisce il proprio impegno per le azioni di prevenzione e contrasto delle malattie virali potenzialmente gravi che le zanzare possono trasmettere, e rafforza le azioni contro la Dengue.

Messo a punto dal Gruppo tecnico regionale, insieme ai referenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl e dei Comuni capoluogo, il Piano stanzia per il 2024 1 milione 120mila euro: 120 mila euro per le attività di comunicazione ed educazione nelle scuole e 1 milione di euro a supporto delle attività di disinfestazione svolte dai Comuni, facendo diventare strutturali i 200mila euro in più che lo scorso anno erano stati stanziati in via straordinaria per fronteggiare l’emergenza del post alluvione. Inoltre, l’Emilia-Romagna è pronta con una serie di azioni specifiche contro la Dengue, in aggiunta a quelle già previste e consolidate, per far fronte a un’eventuale diffusione del virus. Che, al momento, riguarda 10 casi su tutto il territorio regionale, in linea (3 in più) con quelli dei primi tre mesi del 2023.   

Confermata dunque la strategia di prevenzione per contrastare il rischio di importazione di casi non solo di Dengue, ma anche di Chikungunya e Zika, malattie infettive legate principalmente ai viaggi internazionali, ripresi dopo la pandemia da SARS-CoV-2, da aree in cui è documentata la circolazione endemica dei virus responsabili. Tre gli strumenti messi in campo: sorveglianza entomologica e lotta alla zanzara tigre, perseguendo la massima riduzione possibile della densità di popolazione delle zanzare; precoce individuazione dei casi sospetti di malattia, in modo da attuare tempestivamente le misure di controllo per impedire la catena di trasmissione del virus dalle zanzare infette alle persone; ulteriore rafforzamento delle misure per prevenire la trasmissione delle infezioni in caso di donazioni di sangue, organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche e trasmissione sessuale.

La crescente attenzione sul rischio Dengue non fa comunque dimenticare West Nile, un’altra malattia trasmessa dalle zanzare, che si presenta ogni anno nel nostro territorio. Il Piano prevede di contrastarne la diffusione attraverso un approccio ‘One Health’ che integra la sorveglianza dei casi umani con la ricerca del virus in zanzare e uccelli.

“Anche quest’anno - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- la Regione Emilia-Romagna è pronta per prevenire e contrastare la proliferazione delle zanzare. Questo è possibile grazie all’impegno dei Comuni, che provvederanno agli interventi di disinfestazione, e a quello dei cittadini, ai quali chiediamo di adottare pochi ma utili accorgimenti. E nel Piano 2024 abbiamo deciso, ancor prima delle indicazioni ministeriali, di mettere in campo una serie di azioni mirate per prevenire l’eventuale diffusione del virus Dengue, che ad oggi non desta preoccupazione per il nostro territorio”.

Le azioni specifiche contro la Dengue

Le azioni previste riguardano l’attivazione di sorveglianze specifiche nei potenziali punti di ingresso delle zanzare (come ad esempio porti e strutture che commerciano in pneumatici) per sorvegliare il rischio di introduzione della Aedes aegypti (zanzara diversa dalla tigre) che è il vettore più competente nel trasmettere la Dengue; si tratta di una specie al momento non presente in Italia.

Inoltre, in attesa di indicazioni relative all’offerta vaccinale, la Regione ha inviato al ministero della Salute una richiesta di approvvigionamento di vaccino tetravalente contro la Dengue, considerato l’andamento epidemiologico delle infezioni da questo virus attualmente osservabile in diversi Paesi esteri, in particolare in Brasile. La richiesta della Regione si inserisce nell’ambito di un’eventuale attività di contrasto alla diffusione della malattia qualora si rilevi la presenza di casi autoctoni sul territorio regionale e all’esigenza di rispondere alla domanda dei cittadini che si debbano recare in aree ad alta endemia.

Nel 2023 in Emilia-Romagna sono stati confermati 44 casi di Dengue, di questi 7 tra gennaio e marzo dello scorso anno, mentre nei primi tre mesi del 2024 i casi confermati sono 10.

La collaborazione di Comuni, Ausl e cittadini

Come sempre, anche nel 2024 ai Comuni è chiesto di attivare le ordinarie misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare nelle aree urbane (trattamenti larvicidi sul suolo pubblico e attività di coinvolgimento dei cittadini per una corretta gestione delle aree private), oltre alla tempestiva attuazione di interventi straordinari di disinfestazione in caso di accertata circolazione virale. La sorveglianza sanitaria sui casi di malattia Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile si svolge tutto l’anno, ma nel periodo di attività del vettore, quindi dal 1^ maggio al 31 ottobreviene potenziata. Nel medesimo periodo è attiva la sorveglianza entomologica (nei 10 comuni capoluogo con ovitrappole e nelle aree rurali con trappole attrattive di zanzare adulte) condotta con la supervisione del Gruppo tecnico regionale, la fattiva collaborazione di Izsler (Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna) e Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia). Ai cittadini, invece, è chiesto di adottare (vedi scheda allegata) nelle proprie case comportamenti corretti, a partire dai trattamenti larvicidi, sia per evitare la proliferazione degli insetti sia per proteggersi. I siti a rischio di infestazione da zanzare nelle aree pubbliche rappresentano infatti solo il 20-30% del totale, il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata.

L’impegno della Regione a informare, anche nelle scuole

La prevenzione è accompagnata anche quest’anno da una campagna di informazione rivolta alla popolazione per fornire ai cittadini tutte le indicazioni da mettere in atto per contribuire a ridurre il livello dell’infestazione da zanzare (comportamenti corretti per la gestione dei focolai in ambito privato), i consigli per proteggersi dalle punture e precauzioni da adottare se si viaggia in Paesi a rischio. Nelle attività di promozione dei comportamenti corretti sono coinvolti anche gli istituti scolastici primari e secondari dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Rete dei Centri di Educazione alla Sostenibilità, con il progetto “Contrasto alla diffusione della zanzara tigre”.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito https://www.zanzaratigreonline.it/ costantemente aggiornato dal Gruppo tecnico regionale. Su https://salute.regione.emilia-romagna.it/campagne/zanzare  il materiale sulla campagna di comunicazione "Zanzare e altri insetti, impara a difenderti", mentre il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2024 può essere consultato su https://zanzaratigreonline.it/it/chi-fa-cosa/regione

 

Mara Cinquepalmi

 

In allegato, una scheda sugli accorgimenti utili che i cittadini possono adottare per contrastare la proliferazione delle zanzare

Azioni sul documento

ultima modifica 2024-03-26T11:06:06+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina