Aree protette. “Alta Via dei Parchi” (AVP 501): la Regione rilancia il proprio impegno insieme agli Enti parco, al Cai Emilia-Romagna e ai Comuni. Lori: “Un ulteriore salto di qualità per la piena valorizzazione di questo itinerario straordinario. Un’occasione di sviluppo per le comunità locali grazie a un turismo sostenibile e consapevole”

L’obiettivo è la completa risistemazione del percorso, dopo gli interventi già realizzati sulla sentieristica e la campagna di monitoraggio del Cai. Tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche, 501 km attraverso otto aree protette nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini
02/10/2024 11:16

Bologna – La Regione conferma e rilancia il proprio impegno per la valorizzazione dell’Alta Via dei Parchi, un itinerario unico per caratteristiche ambientali, paesaggistiche e storiche, che si snoda lungo il crinale appenninico a cavallo tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche: 501 chilometri, da percorrere a piedi in 27 tappe, attraverso otto aree protette da Berceto (Pr), nei pressi del Passo della Cisa, fino a Calvillano (Rn).

Non si parte da zero. Già molti gli interventi realizzati per la manutenzione e la qualificazione di questo percorso che è uno dei destinatari principali dei quasi 1,5 milioni di euro stanziati in questa legislatura dalla Regione per la rete sentieristica. Un lavoro che ora continua e si rafforza in collaborazione con il Cai Emilia-Romagna, gli Enti Parco i Comuni con il coordinamento della Macro Area Emilia Centrale.

Grazie alla costruzione di un progetto condiviso e alla regia di Regione e Macroarea Emilia Centrale di Modena, il Club Alpino Italiano ha realizzato una vera e propria campagna di monitoraggio, rilievo e aggiornamento dell’itinerario, sulla base della quale la Regione punta ad arrivare entro l’estate 2025 alla  completa risistemazione dell’Alta Via, per garantirne una piena fruizione: dall’aggiornamento della segnaletica alla manutenzione e ricucitura di alcuni tratti che oggi presentano problemi di percorribilità.

Il tutto insieme ai gestori delle otto aree protette interessate dall’itinerario, i Comuni e lo stesso Cai, con l’obiettivo di mettere a sistema in modo stabile e duraturo nel tempo sia le attività di gestione e di manutenzione che quelle di promozione e comunicazione, già avviate con l’attivazione della pagina Facebook “Alta Via dei Parchi” e la predisposizione di una carta aggiornata.  

“L’Alta Via dei Parchi – AVP501- rappresenta una vera e propria eccellenza del nostro territorio, un percorso che si snoda lungo il crinale dell’Appennino emiliano-romagnolo offrendo paesaggi mozzafiato, enogastronomia e luoghi storici e culturali straordinari, per sportivi e appassionati camminatori. È per questo che vogliamo compiere un ulteriore salto di qualità per la piena valorizzazione, e farlo insieme agli Enti parco, ad una realtà strutturata e molto presente in tutte le province come il Cai Emilia-Romagna ed i Comuni. Un’ottima opportunità di valorizzazione che rafforza la collaborazione proficua di questi anni. Siamo di fronte a un bene di straordinario valore naturalistico e di biodiversità, che va gestito con cura e attenzione, dando continuità nel tempo agli interventi necessari– spiega l’assessora regionale al Territorio, Parchi, forestazione e biodiversità Barbara Lori-. Un bene che può rappresentare un’importante occasione di sviluppo del territorio, puntando sulla crescita del turismo sportivo, sostenibile e consapevole che in questi anni ci ha dato forti segnali di apprezzamento”.

“Il Gruppo regionale Cai ha aderito con entusiasmo al progetto, accettando di buon grado l’invito a partecipare ai lavori – ha dichiarato Massimo Bizzarri, presidente Cai Emilia-Romagna. Vogliamo essere un attore primario per il rilancio di questo importante cammino. Il nostro impegno non è solo di ripristinare la segnaletica, ma di svolgere un costante ed accurato controllo dei vari tratti, valorizzandone gli aspetti naturalistici, trovando sostegno in tante realtà locali come punti tappa e ristori e suggerendo soluzioni pratiche. Questo permette non solo ai fruitori di beneficiare di quanto il nostro Appennino offre, ma permette anche ai residenti di partecipare alla tutela di questo delicato e fragile ambiente”.  

L’Alta Via dei Parchi

Nata nel 2012, l’Alta Via de Parchi attraversa i parchi regionali Valli del Cedra e del Parma, Alto Appennino Modenese, Vena del Gesso Romagnola, Laghi Suviana e Brasimone, Corno alle Scale; il parco interregionale Sasso Simone e Simoncello; i parchi nazionali Appennino Tosco Emiliano e Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Otto le province interessate: Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.

Un percorso che prosegue con il collegamento in quattro tappe con l’Alta Via dei Monti Liguri. Un vero e proprio “ponte escursionistico” tra il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e il Parco Regionale dell’Aveto; un collegamento più stretto tra le valli del Taro, Ceno, Manubiola, Magra, Vara, Graveglia, Sturla, Aveto, interessando i Comuni di Albareto, Bedonia, Berceto, Borgo Val Taro, Tornolo.

L’Alta Via dei Parchi fa parte dei “Cammini dell’Emilia-Romagna” assieme ad altri itinerari di carattere storico, religioso e culturale.

Paola Fedriga

 

 

 

 

 

Azioni sul documento

ultima modifica 2024-10-02T11:16:47+02:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina