Regione. Arriva la promozione della Corte dei Conti, via libera al giudizio di parifica sul bilancio 2023: saldo positivo di 137 milioni di euro, carico fiscale invariato, capacità di utilizzo dei fondi europei e contenimento delle spese, ulteriore riduzione dell’indebitamento (-289 milioni dal 2015). Rispettati gli obiettivi di finanza pubblica. I conti del sistema sanitario pubblico regionale chiudono in equilibrio nonostante i mancati trasferimenti nazionali

Il giudizio della Sezione regionale di controllo dell'Emilia-Romagna della Magistratura contabile. Indicatori di “performance” finanziaria: quasi il 94% il grado di realizzazione delle entrate e oltre l’84% delle spese previste
18/10/2024 14:06

Bologna - La Regione Emilia-Romagna ha chiuso il bilancio 2023 con un saldo positivo di 137 milioni di euro, risultato raggiunto ad invarianza della pressione fiscale e con l’indebitamento che si conferma in costante flessione: -29,6 milioni di euro rispetto al 2022 e -289 milioni dal 2015 (-43.18%).

Sono i principali elementi che si ricavano dal giudizio di parifica sul Rendiconto 2023 della Regione Emilia-Romagna, riconosciuto dalla Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo dell’Emilia-Romagna, che ha così promosso l’Ente e la corretta gestione del bilancio, nel pieno rispetto dei vincoli di finanza pubblica.

Il via libera della Magistratura contabile è avvenuto al termine dell’udienza pubblica, guidata dal presidente della Sezione regionale di controllo, Marcovalerio Pozzato, che si è tenuta questa mattina a Bologna al Circolo unificato dell’Esercito di Bologna, nel Salone d’onore di Palazzo Grassi.

La parifica accordata ha evidenziato il risultato positivo della gestione finanziaria e di bilancio della Regione, così come il risultato di esercizio, pur in una situazione di forte contrazione della spesa pubblica nel Paese. Bene anche la riduzione dei tempi di pagamento, quella del debito, l’alleggerimento della fiscalità regionale, nonché la capacità di utilizzo dei fondi della programmazione comunitaria.

A svolgere la requisitoria è stato il procuratore regionale, Claudio Chiarenza, alla presenza, fra gli altri, dell’assessore regionale al Bilancio. Le altre relazioni sono state svolte dai magistrati Alberto Rigoni, Tiziano Tessaro, Marco Scognamiglio, Ilaria Pais-Greco, Antonino Carlo, Massimiliano Maitino e Massimo Galiero. L’esercizio finanziario preso in esame dalla Magistratura contabile, il 2023, è il quarto della legislatura, partita nel febbraio 2020, alla vigilia della pandemia mondiale di Covid. Anche i conti della sanità dell’Emilia-Romagna chiudono il 2023 in equilibrio grazie a fondi regionali aggiuntivi rispetto a mancati trasferimenti nazionali.

Gestione dei conti

Rispetto alla gestione del bilancio, scorrendo la relazione della Sezione regionale di controllo, viene sancito il rispetto dei vincoli di contenimento della spesa regionale relativamente a voci come spese di rappresentanza, missioni, locazioni passive, noleggio autovetture e incarichi di consulenza.

Quindi le risorse accantonate, pari a oltre 840 milioni di euro, i fondi utilizzati per la gestione corrente e in conto capitale, a partire dal pagamento dei fornitori nei tempi previsti: positivo l’indice di tempestività dei pagamenti delle fatture per transazioni commerciali. La Corte attesta il rispetto medio dei tempi previsti e per l’esercizio 2023, inferiore ai limiti: 14,6 giorni rispetto ai 30 massimi fissati per legge.

Il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica ha comportato per la Regione Emilia-Romagna anche l’impegno, raggiunto, a realizzare maggiori investimenti, rispetto al 2020, di oltre 40,4 milioni di euro.

Gli indicatori di “performance” finanziaria rilevano il grado di realizzazione delle entrate (oltre 94%) e delle spese previste (oltre 84%).

Il risultato di amministrazione evidenzia un avanzo di oltre 1.226,3 milioni di euro, tutti a destinazione vincolata.

Per quanto riguarda la gestione del personale, la Sezione regionale della Corte dei Conti sottolinea come sia stato rispettato il parametro della spesa potenziale massima, espressione dell’ultima dotazione organica adottata.

Gianni Boselli

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ultima modifica 2024-10-18T13:07:50+01:00
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