Territorio. Carsismo e grotte dell’Appennino settentrionale Patrimonio mondiale umanità: l’Emilia-Romagna celebra il primo anniversario del sito Unesco con una conferenza internazionale. Lori: “Una ricorrenza importante. Il nostro impegno per fare dell’area un luogo di riferimento per tutti gli studiosi, i cittadini e i turisti”
Bologna – “Oggi è una ricorrenza importante, ad un anno da riconoscimento Unesco. Era il 2016 quando un gruppo di studiosi e universitari presentò alla Regione l’idea di chiedere il riconoscimento dei geositi a patrimonio dell’umanità e di farsi capofila per l’intero progetto. In quest’ultimo anno abbiamo lavorato incessantemente con le amministrazioni locali coinvolte, con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e gli Enti Parco della regione, con i ministeri dell’Ambiente e degli Esteri, con l’ambasciatore Liborio Stellino e con i funzionari Unesco per implementare ulteriormente quanto già avviato”.
Così l’assessora regionale ai Parchi, forestazione e biodiversità, Barbara Lori, ha aperto i lavori della conferenza internazionale “Aree carsiche nei gessi: conservazione, gestione e fruizione, sfide ed opportunità”, che chiuderà oggi a Bologna, organizzata dalla Regione con il supporto dell'Università di Modena e Reggio Emilia e l'Università di Bologna, in occasione del primo anniversario dell’iscrizione dei geositi a Patrimonio mondiale Unesco.
“Il prossimo appuntamento sarà il 1^ dicembre 2024- ha ricordato Lori-, data entro cui dovremo trasmettere all’Unesco la nuova documentazione che include il consolidamento delle governance, i piani di fruizione e il perfezionamento del sistema delle protezioni. Oltre agli investimenti già fatti dovremo reperire nuove risorse, ma confermiamo l’impegno della Regione in questo senso per far sì che protezione e fruizione possano essere sempre più un’opportunità di valorizzazione del territorio”.
“Rinnoviamo l’impegno della Regione a fare del sito seriale composto di sette geositi unici, un luogo di riferimento per tutti gli studiosi, per i cittadini e i turisti- ha aggiunto-. Anche la rete dei parchi regionali potrà dare un importante contributo, così come verrà creato un logo unico per la campagna di comunicazione e le attività di promozione coordinate che saranno messe in campo. Se sapremo lavorare in modo coeso e coordinato avremo grandi benefici e importanti ricadute culturali ed economiche per la nostra regione”.
Red