Relazioni internazionali. Agroalimentare, l’Emilia-Romagna incontra la Nouvelle Aquitaine: nell’ambito dell’accordo tra le due regioni, al via da domani una missione dedicata al mondo dell’agri-food, alla ricerca su fitosanitario e sostenibilità nelle coltivazioni, agli scenari dell’export
Bologna – Prosegue la partnership tra Emilia-Romagna e Nouvelle Aquitaine, con una missione tutta dedicata al mondo dell’agricoltura, settore in cui entrambe le regioni vantano prodotti di punta e filiere di grande portata economica.
Una relazione storica, quella tra i due territori, nata nel 2002 e rinnovata pochi mesi fa con la firma di un nuovo accordo triennale, che guarda al futuro con la condivisione di buone pratiche e azioni comuni, da parte del presidente Stefano Bonaccini e del presidente della Nouvelle Aquitaine Alain Rousset.
La delegazione istituzionale, guidata dall’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi, sarà a Bordeaux da domani martedì 4 ottobre a venerdì 7 per rinnovare i progetti in campo, presentare le esperienze dell’Emilia-Romagna e incontrare l’imprenditoria e il mondo dell’agri-food francese. Sono presenti anche rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali emiliano-romagnole, del mondo cooperativo, dell’innovazione nel mondo alimentare e dei consorzi di gestione delle acque, per incontri con i partner francesi.
La gestione idrica nelle coltivazioni e l’adattamento al cambiamento climatico, i temi fitosanitari e il nuovo regolamento sui pesticidi, l’innovazione e i progetti di filiera nell’ambito del nuovo Complemento di sviluppo rurale dell’Emilia-Romagna 2023-27, i rischi assicurativi per le imprese, le soluzioni più innovative per le colture in pieno campo e in serra - tra cui agricoltura di precisione e pratiche ecologiche - sono i temi principali che saranno affrontati nella tre giorni francese.
Mammi e i tecnici ed esperti regionali saranno accolti dall’assessore all’Agricoltura della Regione francese Jean-Pierre Raynaud. Seguiranno incontri in aziende con serre alimentate con pannelli fotovoltaici, confronti con imprese e ricercatori su agricoltura digitale e biologica in viticoltura, innovazione nella gestione delle acque e nell’irrigazione, studi sui nuovi alimenti.
“Siamo la regione con l’export pro-capite più alto nel Paese e fare sistema è sempre più necessario anche all’estero- afferma l’assessore Mammi-. L’accordo con la Nouvelle Aquitaine ci consente di crescere insieme, scambiando conoscenze e know-how di alto livello, per costruire opportunità, scambiarci buone pratiche e stringere accordi incentrati su temi che interessano il nostro comparto agricolo come il contrasto agli effetti del cambiamento climatico, la lotta alle fitopatie, l’innovazione e la ricerca applicata in ambito agricolo ”.
Mammi ha poi ricordato i punti forti dell’economia agricola e agroalimentare emiliano-romagnola. Il valore della produzione agricola è attestato a 5,38 miliardi di euro, con un aumento del 16% rispetto al 2020. Le aziende del settore sono 53.753 per più di 148 mila addetti.
L’impatto dei prodotti agroalimentari a Denominazione d’origine, 44 tra Dop e Ig, per un valore di 2,7 miliardi di euro, che salgono a 3,5 miliardi con la produzione vitivinicola. Complessivamente la produzione dell’industria agroalimentare vale 24 miliardi di euro e l’export del sistema agroalimentare si aggira sui 7,9 miliardi di euro.
E poi il valore del nuovo Piano di Sviluppo rurale 2023-2027 approvato dalla Regione proprio la scorsa settimana, per un finanziamento complessivo di 913 milioni di euro, con + 132 milioni in 7 anni, di cui oltre il 44% investiti in sostenibilità ambientale e il 31% sulla competitività.
Sulla ricerca, inoltre, l’Emilia-Romagna investe il 4% delle risorse disponibili, contro l’1,5% della media nazionale.
“È chiaro- prosegue Mammi - che la situazione ha subito profondi cambiamenti a partire dal primo semestre 2022, a causa dei rincari energetici, delle materie prime e degli approvvigionamenti, oltre ai fenomeni speculativi che vanno di pari passo con la guerra di invasione della Russia nei confronti dell’Ucraina”.
“Vogliamo crescere più competitivi e strutturati, le scelte strategiche che stiamo facendo, le risorse che stiamo mettendo a disposizione delle imprese per la tutela del reddito e la programmazione della nuova Pac per i prossimi anni, sono orientate per ‘giocare di anticipo’, favorire nuovi investimenti e sostenere la competitività delle nostre imprese nei mercati in ambito europeo e globale. Intese come questa con la regione francese vanno nella direzione di una rete europea sempre più forte, avvicinando i rispettivi ecosistemi dell’innovazione e condividendo proposte basate sulla gestione virtuosa dei fondi strutturali europei, comune a entrambe, a beneficio dei cittadini e delle imprese dei due territori”.
Olga Cavina
In allegato: Il rapporto tra Emilia-Romagna e Nouvelle-Aquitaine