Cultura. Scomparsa dello scultore Nicola Zamboni, il cordoglio dell’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori: “Nel suo lavoro respiro civile e afflato umano”
Bologna - “Ci ha lasciato un bravo artista, profondamente radicato nel nostro territorio. Uno scultore che ha fatto parlare materiali diversi, spaziando dal legno al rame, alla pietra, cui ha saputo infondere un forte respiro civile e un afflato umano”. Così l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, ha ricordato lo scultore Nicola Zamboni, scomparso all’età di 79 anni.
Allievo di Quinto Ghermandi, Nicola Zamboni frequentò l’Accademia di Belle Arti di Bologna, poi trascorse due mesi in Inghilterra ospite di Henry Moore. Maestro all’Accademia a Bologna e poi all’Accademia di Belle Arti di Brera, si è dedicato all’esecuzione di opere pubbliche. Per la Regione Emilia-Romagna ha realizzato nel 2012 un’opera in bronzo dedicata a Maurizio Cevenini, collocata nell’atrio dell’Assemblea Legislativa. Disegni, bozzetti e sculture di Zamboni si trovano in collezioni private in Italia, Europa, America e Asia e in diversi spazi pubblici.
“Le sue opere- ha aggiunto Felicori- continueranno a suscitare in noi tanti ricordi ed emozioni, ogni volta che le vedremo nello spazio pubblico: penso alle Statue bianche del Parco Pasolini al Pilastro di Bologna, agli Angeli di Marzabotto di fronte al Palazzo comunale, alle tante opere ‘diffuse’ come quelle dedicate alla strage del 2 agosto 1980 o a quella per Padre Marella, che ha trasformato un angolo di Bologna, dove vengono raccolti doni per i poveri, in un luogo di solidarietà concreta per i più bisognosi. Le sue opere- ha concluso Felicori- hanno segnato lo spazio pubblico e costituiscono un bene prezioso, lasciato a tutti noi e a chi verrà. Alla compagna Sara Bolzani e ai famigliari di Nicola, le più sentite condoglianze”.
Chiara Vergano
In allegato, la foto del monumento per Padre Marella, in via Drapperie (Bologna)