Difesa del suolo. Appennino parmense: terminati i lavori di manutenzione dei versanti collinari e montani nei comuni di Calestano, Fornovo di Taro, Medesano e Valmozzola
Bologna - Sono terminati i cantieri per la manutenzione dei versanti nella zona collinare e montana dell'Appennino parmense, nei comuni di Calestano, Fornovo di Taro, Medesano e Valmozzola.
“Con un pacchetto che comprendeva interventi di diversa natura, dal taglio della vegetazione al ripristino delle reti di scarico e scolo delle acque fino al ripristino della viabilità, sono state eseguite operazioni di manutenzione idraulica e riassetto geomorfologico in aree già interessate da dissesti, oggetto di interventi precedenti- spiega Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile e alla Sicurezza territoriale-. Si tratta di opere finanziate dalla Regione con 90mila euro, a dimostrazione della costante attenzione riservata al territorio della montagna e a chi lo vive”.
I lavori hanno riguardato quattro aree, nei pressi delle frane di Chiastre di Ravarano, Micone, Ca’ Colombara e Ca’ Casella, e Valmozzola. Sono stati progettati e curati dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.
Le opere realizzate
Nel comune di Calestano si è intervenuti per ripristinare la rete idrografica di superficie della grande frana di Chiastre di Ravarano, realizzata nell’inverno 2014 all’indomani della parziale riattivazione del dissesto che minacciò gli abitati di Torre e Chiastre e l’interruzione della Strada provinciale 15.
A questo scopo sono stati fatti lavori di taglio selettivo della vegetazione, risagomatura e riprofilatura di circa 900 metri della rete di scarico delle acque raccolte dal versante e un nuovo fosso di scolo dal centro dell’area di frana verso quello orientale. È stata prevista, inoltre, la realizzazione di soglie in massi per rimodellare e stabilizzare il rio di Chiastre, il rifacimento dell’attraversamento lungo la strada di accesso a Torre e la risagomatura del fosso di scolo.
Nell’area della frana di Micone, in comune di Fornovo di Taro, i lavori hanno visto la manutenzione dei presidi idrogeologici realizzati nel 2014 per ripristinare l’efficienza della sezione di deflusso della rete idrografica superficiale e limitare così il rischio di aggravamento dei dissesti esistenti.
Nello specifico, è stato eseguito il taglio selettivo della vegetazione, la risagomatura e riprofilatura di circa 2,5 chilometri della rete di scolo e scarico delle acque superficiali del versante, un nuovo attraversamento nella parte centro-settentrionale della frana e il parziale rimodellamento di piccoli dissesti nella parte alta del versante.
Nel comune di Medesano è stato realizzato il riassetto complessivo di circa 2 chilometri di rete idrografica minore e la pulizia dei due rii che costeggiano la frana di Ca’ Colombara e Ca’ Casella, per poi confluire nel tratto mediano del Torrente Recchio a monte dell’abitato di Castione Marchesi.
Nei corsi d’acqua è stato eseguito il taglio selettivo di alberi e arbusti, con la risagomatura degli alvei per circa 500 metri. Sul lato di monte della strada comunale di Colombara, per circa 175 metri, sono stati rifatti due tratti di cunette e tre attraversamenti stradali per adeguarli alla nuova rete di scolo del versante.
Nel comune di Valmozzola, interessato dalla riattivazione autunnale di un dissesto esistente, è stata eseguita la manutenzione della rete idrografica e si è stabilizzato il versante, in corrispondenza della località Casa Fratta.
Oltre al taglio selettivo della vegetazione è stata risagomata l’intera rete di scolo e scarico delle acque superficiali raccolte dal versante di frana, lunga circa 500 metri. Inoltre, per riattivare il transito della strada comunale, sono stati realizzati due nuovi attraversamenti e un’opera di ingegneria naturalistica: una palizzata di sostegno di 30 metri nella parte alta del versante in dissesto, sotto le abitazioni.
Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio si trovano sul sito: https://www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro.
Red
In allegato, foto di alcuni dei siti sottoposti agli interventi