Emilia-Romagna, una terra da raccontare. Al Tecnopolo di Piacenza il futuro è già arrivato: un robot visita un sarcofago egizio di 3mila anni fa. Da oggi è online lo speciale che racconta la nuova frontiera della ricerca
Bologna - Si apre una nuova frontiera per lo studio dei reperti archeologici che passa dalla robotica. Al tecnopolo di Piacenza un sarcofago di 3000 anni fa è passato sotto la lente di un robot, per mapparne la superficie, capire meglio il suo stato di deterioramento, studiarlo nei dettagli e anche replicarlo utilizzando una mappatura in 3D.
Il tutto senza toccarlo con un dito e quindi senza comprometterne la fragile struttura. È un primo esperimento ma avrà senz’altro un futuro.
Se ne parla nello speciale curato dall’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale che è online da oggi 24 marzo all’indirizzo https://regioneer.it/ak548n1e-sarcofago-egizioin3D.
Nel servizio ci sono le belle immagini dell’arrivo al tecnopolo di Piacenza, con l’intervento di Michele Monno, direttore del laboratorio Musp (Macchine utensili e sistemi di produzione).
Cinzia Leoni