Emilia-Romagna, una terra da raccontare. Al Tecnopolo di Piacenza il futuro è già arrivato: un robot visita un sarcofago egizio di 3mila anni fa. Da oggi è online lo speciale che racconta la nuova frontiera della ricerca

Il reperto archeologico diventa una nuvola di pixel e viene mappato in 3D. I vantaggi dell’indagine e le immagini
24/03/2023 15:44

Bologna - Si apre una nuova frontiera per lo studio dei reperti archeologici che passa dalla robotica. Al tecnopolo di Piacenza un sarcofago di 3000 anni fa è passato sotto la lente di un robot, per mapparne la superficie, capire meglio il suo stato di deterioramento, studiarlo nei dettagli e anche replicarlo utilizzando una mappatura in 3D.

Il tutto senza toccarlo con un dito e quindi senza comprometterne la fragile struttura. È un primo esperimento ma avrà senz’altro un futuro.

Se ne parla nello speciale curato dall’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale che è online da oggi 24 marzo all’indirizzo https://regioneer.it/ak548n1e-sarcofago-egizioin3D.

Nel servizio ci sono le belle immagini dell’arrivo al tecnopolo di Piacenza, con l’intervento di Michele Monno, direttore del laboratorio Musp (Macchine utensili e sistemi di produzione).

Cinzia Leoni

 

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ultima modifica 2023-03-24T16:44:23+02:00
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