Emilia-Romagna, una terra da raccontare. Inclusione, ospitalità e buona cucina gli ingredienti della vacanza perfetta: l’intervista a Paolo Cevoli dalla Pensione Cinzia a Zelig. I dati del movimento turistico e l'indagine Demoskopika: da oggi online lo speciale dedicato al turismo
Bologna - La vacanza in Emilia-Romagna è tutta una questione cuore. Inclusione, ospitalità e buona cucina sono gli ingredienti che ancora oggi premiano il soggiorno nella nostra regione. “Il fattore umano”, raccontato da Paolo Cevoli nell’approfondimento dedicato al turismo, curato dall’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale, online da oggi 31 marzo all’indirizzo: https://regioneer.it/ERnelcuore.
Un tuffo nella sua lunga carriera dalla Pensione Cinzia, gestita dai genitori, fino al palco di Zelig: “Sono nato in pieno baby boom e in pieno boom turistico. Si può dire che sono scoppiato tutto in una volta. Ho mosso i primi passi in un luogo di ospitalità, un luogo pubblico. E già da subito sono stato ‘segnato’ dalla vocazione all’ospitalità, un elemento così diffuso nella nostra terra. Siamo noti in tutto il mondo per la giovialità, la voglia di godersi la vita e di goderla in maniera partecipata. Per noi le cose belle vanno condivise e messe a disposizione di tutti”.
È un passaggio dell’intervista che si può ascoltare nel podcast “Ti racconto l’Emilia-Romagna. Com'eravamo e come siamo - l'estate delle vacanze”.
L’Emilia-Romagna piace e lo dice anche l’indagine Demoskopika: insieme a Toscana, Puglia, Sicilia e Sardegna è risultata tra le destinazioni italiane più ricercate nel 2022 tra chi ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia.
E lo ribadiscono anche i dati elaborati da Trademark Italia: lo scorso anno sono tornati i turisti e l'Emilia-Romagna ha ripreso a viaggiare ai livelli pre-Covid, con oltre 60 milioni di presenze e quasi 14 milioni di arrivi. Mare e città d'arte, con il boom dell'Appenino.
Entrambe le ricerche sono disponibili in infografiche semplici e intuitive.
Brunella Buttieri