Cultura. Uno scambio musicale tra Puglia e Russia: il viaggio di CCCP e Litfiba oltre la cortina di ferro. Presentato oggi in anteprima al Das di Bologna “Kissing Gorbaciov”, documentario prodotto da SMK Factory col sostegno di Emilia-Romagna Film Commission
Bologna - La storia del doppio tour punk rock che riuscì a creare un ponte tra due mondi fino allora rigidamente separati, l’Occidente e l’Urss, attraverso un linguaggio universale: quello della musica. La racconta “Kissing Gorbaciov”, documentario prodotto da SMK Factory, casa di produzione audiovisiva indipendente, con il sostegno della Regione attraverso Emilia-Romagna Film Commission e la regia di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife.
“Kissing Gorbaciov” è stato presentato questa mattina in anteprima a Bologna negli spazi del Das (Dispositivo arti sperimentali); da domani, venerdì 24 novembre, inizierà a circuitare nei cinema, distribuito da OpenDDB.
“È una testimonianza singolare del potere della musica, di tutti i tipi di musica, di saper far dialogare realtà agli antipodi, fisicamente e socialmente- commenta l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Ed è anche la testimonianza viva di una situazione geopolitica che non c’è più, di una stagione musicale e culturale incredibile, e di cosa ha significato per chi come noi l’ha vissuta. Il fatto che sia raccontata da alcuni dei protagonisti- conclude Felicori- la rende ancora più affascinante”.
Tutto parte nel 1988 a Melpignano, un paesino del Salento in provincia di Lecce: qui, per la prima volta, gruppi rock sovietici si esibiscono “oltre cortina” in quello che la critica musicale definì “il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale russa”. Gorbaciov era stato eletto nel marzo del 1985 come presidente del Pcus, la caduta del muro di Berlino era ormai prossima, di lì a poco tutta la storia sarebbe cambiata. La primavera successiva (1989) toccherà ad alcune band italiane esibirsi in Unione Sovietica - raggiunta a bordo di un Aeroflot - in due concerti, tra Mosca (il 24 marzo nel Sovincentr, un palasport alla periferia nord della metropoli “riempito” con soldati dell’Armata rossa come pubblico) e Leningrado (in un teatro). Presenti i CCCP e i Litfiba.
Il documentario, girato tra Ventasso e Cerreto Alpi, Bologna e Melpignano, ricostruisce quest’avventura più che singolare, tra ricordi, materiale d’archivio e il racconto di chi fu protagonista. Primi fra tutti i CCCP - Fedeli alla Linea, al completo dopo anni con la loro formazione “storica”: Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Guidici e Danilo Fatur. Poi, gli organizzatori di quel doppio viaggio, da Mosca alla Puglia e dalla Puglia a Mosca, Antonio Princigalli e Sergio Blasi (ideatore della Notte della Taranta in Salento). Furono loro, gli organizzatori del festival “Le idi di marzo”, a concretizzare un sogno: invitare gruppi musicali sovietici a suonare a Melpignano, e portare alcune band italiane a suonare in Urss.
In “Kissing Gorbaciov” compaiono ancora, tra gli altri, artisti dell’epoca che si esibirono sul palco a Melpignano: alcune tra le band sovietiche che aderirono al progetto e gli italiani Wilko Zanni, fondatore dei RATS, e i Mista & Missis.
Il calendario delle proiezioni è disponibile all’indirizzo https://openddb.eu/proiezionikg
Ulteriori dettagli all'indirizzo https://cinema.emiliaromagnacultura.it/it/produzione/kissing-gorbaciov/
Chiara Vergano