Maltempo. Precipitazioni intense per tutta la notte sull’Appennino e gran parte dell’Emilia-Romagna. Monitoraggio costante dei fiumi: le piene nel Taro, Parma, Secchia, Panaro, Reno (di soglia 2) ed Enza (soglia 3) si stanno propagando nei tratti a valle; le piene nei tratti montani per Santerno, Senio e Lamone (soglia 3) a valle con il progressivo riempimento dei colmi: quella del Senio supera il punto più critico a Castel Bolognese. Bonaccini-Priolo: “Una notte di grande preoccupazione, grazie a tutti gli operatori dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e alle ditte impegnate nei cantieri: sistema allertato già da due giorni. Al lavoro insieme ai sindaci e alle amministrazioni locali coinvolte, in raccordo costante con le Prefetture, per seguire l’evolvere della situazione”
Bologna - Per tutta la notte è proseguito il monitoraggio della situazione del maltempo in Emilia-Romagna: nella serata di ieri, l’eccezionale tempesta sulla Toscana ha superato l’Appennino, causando forti precipitazioni piovose in poco tempo e picchi di piene nei corsi d’acqua, soprattutto in Romagna ma anche nella parte centro-occidentale della regione.
Le piene di Taro, Parma, Secchia, Panaro e Reno si stanno propagando nei tratti a valle con livelli generalmente prossimi alle soglie 2, superiori alla soglia 3 sull’Enza a Sorbolo, nel parmense. Le intense precipitazioni delle ultime ore sul crinale di Santerno, Senio e Lamone (soglia 3) hanno generato picchi di piena nei relativi tratti montani, che si stanno propagando a valle con la progressiva laminazione dei colmi.
In mattinata la piena del Senio è passata dal punto più critico, a Castel Bolognese, dove erano stati rinforzati gli argini.
Nelle prossime ore si prevede una graduale attenuazione delle precipitazioni su tutta la regione, con ulteriori impulsi di pioggia ancora possibili sul crinale appenninico modenese e bolognese.
“È stata una notte di grande preoccupazione, con gli operatori dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile impegnati ovunque, insieme alle ditte che stanno lavorando nei cantieri, in un territorio già fortemente provato dall’alluvione: a tutti loro diciamo davvero grazie- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo-. Peraltro, l’intero sistema della Protezione civile regionale è già in allerta da due giorni. Una notte, quella appena trascorsa, nella quale siamo stati in contatto costante con i sindaci e le amministrazioni locali coinvolte, e in raccordo con le Prefetture, Vigili del fuoco e Forze dell’ordine, per seguire l’evolvere della situazione e le situazioni di criticità”.
Già nelle prime ore della notte, in Romagna i livelli a monte avevano iniziato a calare e si attendevano i picchi di piena a valle.
Vi sono due criticità circoscritte, per la piena del Santerno, nel bolognese a Imola - all’altezza dell’autodromo - e a Casalfiumanese nella zona industriale. A Casola Valsenio, nel ravennate, una decina di sfollati in via precauzionale; altri tre a Bedonia, nel parmense. Nel piacentino, è stato consigliato lo spostamento ai piani superiori per i residenti nei comuni di Cerignale, Travo, Farini e Bettola che vivono nei pressi dei corsi d’acqua.
Ha riaperto il ponte di Sorbolo, nel parmense. Ripristinata la circolazione ferroviaria nel tratto Parma-Suzzara, sospesa nella notte. Resta chiusa la linea ferroviaria Bologna-Prato.
Gli interventi dei Vigili del Fuoco e dei volontari di Protezione civile
Alberi caduti, allagamenti, danni da vento forte. Sono circa 70 interventi dei Vigili del Fuoco svolti nelle scorse ore per fronteggiare le conseguenze del maltempo. La maggior parte in provincia di Bologna, in tutto una ventina. Sono 14 quelli portati a termine nel riminese, in particolare per il crollo di alberature. Altri 12 nel reggiano, in particolare per le forti raffiche di vento; 9 nel forlivese-cesenate; 4 nel ravennate e nel modenese; 3 nel ferrarese e 2 nel parmense.
In tutto 80 i volontari di Protezione civile al lavoro in 5 province: la maggior parte nel piacentino (25), nel bolognese (23) e nel parmense (20), oltre che nel modenese e nel reggiano.
Una squadra del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico della Regione Umbria è stata mobilitata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Disalimentazioni dell’energia elettrica interessano alcuni territori del piacentino, del bolognese e del forlivese-cesenate. Le situazioni sono comunque presidiate e in via di risoluzione.
Chiara Vergano