Salute. Nuove tariffe per esami e visite specialistiche, il direttore generale Baldino: “Un atto dovuto. È stato recepito il decreto ministeriale, ma l’Emilia-Romagna si è già fatta parte attiva in Commissione Salute per cercare di ottenere una rivalutazione delle tariffe”
Bologna - “La Regione Emilia-Romagna ha dovuto recepire il decreto ministeriale che ridefinisce le tariffe di esami e visite specialistiche, ma si è attivata subito col ministero della Salute per discuterne la revisione. E si è fatta anche parte attiva all’interno della Commissione Salute per cercare di ottenere una rivalutazione delle tariffe”.
Così il direttore generale Cura della persona, Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna, Luca Baldino, risponde ad alcune associazioni preoccupate per il calo delle tariffe introdotto dal nuovo nomenclatore nazionale approvato con decreto del 23 giugno 2023 e firmato dal ministero della Salute di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze. Provvedimento che, dal 1^ gennaio 2024, introdurrebbe anche in Emilia-Romagna, come nel resto del Paese, tariffe uniche per il sistema sanitario pubblico e per quello privato convenzionato.
“Si tratta- specifica Baldino- di un atto dovuto da parte della Regione, a cui il ministero della Salute aveva chiesto di adottare le nuove tariffe nazionali entro il 30 ottobre scorso. Sappiamo che nei confronti di questo decreto ministeriale sono già stati presentati numerosi ricorsi da parte di diverse associazioni private nazionali. Come Regione Emilia-Romagna siamo impegnati a cercare soluzioni concrete e sostenibili”.
Intanto le Regioni hanno chiesto e ottenuto l’apertura di un tavolo col Ministero stesso per discutere l’eventuale revisione del decreto.
Red