Salute. Telemedicina: concluso in Emilia-Romagna il primo progetto regionale. Soddisfatti i pazienti, 262 quelli monitorati in un anno (giugno 2021-giugno 2022). Donini: “Una opportunità apprezzata dalle comunità. Ora con Pnrr allargare la platea dei destinatari”
Bologna - 262 pazienti telemonitorati da giugno 2021 a giugno 2022. Il 94% dei pazienti intervistati vorrebbe continuare a utilizzare il servizio. Sono i risultati del primo progetto di telemedicina 2016-2022 della Regione Emilia-Romagna, finanziato con oltre 600mila euro di risorse statali, che ha coinvolto pazienti complessi con patologie croniche attraverso un’unica piattaforma regionale.
I risultati dello studio, disponibili al link https://regioneer.it/telemedicinaER-20162022
hanno contribuito all’elaborazione del modello organizzativo per l’implementazione dei servizi di telemedicina che rientrano negli interventi attuativi del PNRR (Missione 6, Salute) e del Piano complementare.
“Questo progetto - commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- ci dice che la telemedicina è un servizio apprezzato dalle nostre comunità, che contribuisce a migliorare la qualità dell’assistenza e delle cure e che può essere ulteriormente rafforzato. Proprio per questo nei mesi scorsi la Giunta ha approvato il modello organizzativo per l’implementazione del servizio, con l’obiettivo di allestire sul territorio 20mila postazioni informatiche dedicate alla telemedicina. Entro il 2025 vogliamo garantire la presa in carico di 12mila pazienti ad elevata complessità e fabbisogno assistenziale”.
Al termine della fase sperimentale del progetto sono stati somministrati 31 questionari di gradimento ai pazienti e 42 questionari agli operatori sanitari, che hanno evidenziato complessivamente un buon grado di soddisfazione nei confronti del servizio di telemedicina offerto.
Dei 31 pazienti il 32% ha più di 80 anni, il 35% tra i 70 e gli 80 e il 32% meno di 70 anni. Di questi, il 61% ha compilato il questionario autonomamente, il 10% aiutato dal caregiver e nel 29% dei casi è stato il caregiver a compilarlo.
Tra i pazienti il 54,8% si è detto molto soddisfatto e il 42% abbastanza soddisfatto. Il 94% vorrebbe continuare a utilizzare il servizio di telemedicina. Tra gli operatori, il 31% è molto soddisfatto e il 45,2% abbastanza.
La sperimentazione del progetto
Diverse le fasi del progetto dal 2016, quando è stato approvato dalla Giunta, ad oggi. Nella prima fase, finanziata con le risorse previste dal Fondo sanitario nazionale, sono state coinvolte le Aziende Sanitarie che insistono sul crinale appenninico come Ausl di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Romagna. Alcune strutture sanitarie e socio-sanitarie afferenti ai territori del basso ferrarese (Ausl di Ferrara) e dell’Alta Valmarecchia - RN (ancora Ausl Romagna) hanno aderito successivamente grazie ai finanziamenti previsti dalla Strategia Nazione per le Aree Interne - SNAI. Dopo aver individuato la popolazione target - pazienti prevalentemente anziani con diabete e/o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e/o scompenso cardiaco presi in carico dalle equipe multidisciplinari delle Case della Salute - e individuato il fabbisogno sanitario, è stata predisposta la piattaforma tecnologica e sono stati formati gli operatori.
Sono state individuate inizialmente 16 Case della Salute alle quali sono state assegnati 16 kit di dispositivi per il telemonitoraggio a domicilio composti da tablet con funzione di gateway e interfaccia utente, bilancia elettronica, saturimetro, sfigmomanometro e rilevatore di attività fisica, per un totale di 260 Kit (400 se si includono i progetti finanziati con la SNAI). Successivamente, i dispositivi sono stati distribuiti a ulteriori 13 Case della Salute, per un numero complessivo di 29. Inoltre, il personale di 53 Case della Salute, diffuse su tutto il territorio regionale, è stato formato e abilitato all’utilizzo della piattaforma regionale di telemedicina. Da giugno 2021 a giugno 2022 sono stati telemonitorati complessivamente 262 pazienti.
Durante la sperimentazione sono stati organizzati alcuni incontri con i gruppi operativi delle Aziende Sanitarie per verificare lo stato di avanzamento del progetto, individuare i punti di forza e di debolezza del servizio di telemedicina e le strategie adottate per superare le eventuali criticità.
La maggiore diffusione dei servizi di telemedicina che deriveranno dagli investimenti PNRR, la necessaria formazione dei pazienti/caregiver e degli operatori, l’attenzione all’organizzazione e riprogettazione dei processi insieme all’aggiornamento delle tecnologie potranno concorrere al miglioramento della qualità e prossimità dell’assistenza e delle cure fornite a cittadini e pazienti.
La telemedicina in Emilia-Romagna
Ai progetti di telemedicina in corso e a quelli futuri è dedicata la terza puntata di Hello World, il nuovo format realizzato per Lepida TV a cura dell’Agenzia regionale di informazione e comunicazione della Regione, disponibile al link https://www.lepida.tv/video/hello-world-la-telemedicina-al-servizio-della-sanita-del-futuro-in-emilia-romagna.
Mara Cinquepalmi