Energie rinnovabili. Sistemi agrivoltaici, la Regione sigla una convenzione con ateneo di Bologna, Cattolica del Sacro Cuore e Associazione italiana agrivoltaico sostenibile: obiettivo migliorare produzioni e qualità. Il vicepresidente Colla: “La collaborazione tra istituzioni e mondo della ricerca e università è uno dei capisaldi per la transizione energetica verso un futuro sostenibile”

Tra gli obiettivi: ricerca sullo sviluppo di energie rinnovabili e agricoltura, efficienza e qualità degli impianti agrivoltaici per un’integrazione sostenibile con paesaggio, territorio e imprese
05/08/2025 10:58

Bologna – La Regione Emilia-Romagna punta sempre più sulla transizione energetica, e in campo agricolo sceglie l’agrivoltaico come soluzione per coniugare produzione e sviluppo delle energie rinnovabili. Con una particolare attenzione alle vocazioni dei territori e al modello agricolo emiliano-romagnolo.

Sono le basi della convenzione firmata tra Regione Emilia-Romagna e sistema dell’università e della conoscenza, per sostenere lo studio e lo sviluppo dei sistemi agrivoltaici che permettono di incrementare il reddito delle aziende agricole, migliorando le performance agronomiche con una migliore qualità dei frutti grazie alla protezione dalla troppa acqua e dal troppo sole.

Partner dell’accordo, sottoscritto dal vicepresidente con delega allo Sviluppo economico e green economy, Vincenzo Colla, sono l’Associazione italiana agrivoltaico sostenibile, che include aziende e istituzioni pubbliche e private, organizzazioni e associazioni, cooperative e professionisti dei settori tecnologico, agricolo e agroalimentare; l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che possiede competenze di ricerca per analizzare la produzione agricola dei sistemi agrivoltaici e sviluppare tecnologie di decarbonizzazione delle filiere agroalimentari dell’Emilia-Romagna; l’Università di Bologna, col Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, che ha sviluppato progetti di ricerca sui frutteti agrivoltaici, con gli effetti dell’ombreggiamento sulle piante e le strategie migliorative per la crescita dei frutti.

“Abbiamo l’obiettivo- spiega il vicepresidente Colla- di realizzare la transizione verso un’economia sostenibile che si misuri con le grandi sfide in campo ambientale investendo su innovazione, ricerca e conoscenza, nel pieno rispetto e valorizzazione delle colture di pregio. Proprio per sostenere le scelte strategiche in questo ambito promuoviamo, attraverso strumenti come questa convenzione, la collaborazione con soggetti negli ambiti della ricerca e dell’impresa, per costituire un vero e proprio patrimonio di conoscenza e studio aggiornato e trasparente”.

La corretta integrazione dell’agrivoltaico con le colture richiede sperimentazione, ri­cerca e innovazione, per migliorare e rendere questa nuova tecnologia sempre più compatibile e coerente con le produzioni agricole, e anzi di supporto nell’a­dattamento delle stesse ai cambiamenti climatici mediante l’ombreggiamento, il ri­sparmio idrico, la protezione dall’irraggiamento eccessivo e dagli eventi metereolo­gici dannosi.

È quindi essenziale studiare l’agrivoltaico e raccogliere dati sugli impianti e sulle sperimentazioni, per svi­luppare le possibilità di innovazione delle tecniche di coltura verso l’agricoltura di precisione, attraverso l’efficientamento dei consumi e la produzione di rinnovabili, e trovare le giuste forme di inserimento nel paesaggio.

La Regione per energie rinnovabili e Green economy

In coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo sostenibile e l'Accordo di Parigi, la Regione si è dotata di un Piano energetico regionale e di un contesto normativo e programmatico per la transizione del sistema territoriale ed economico verso le energie rinnovabili e la Green Economy, nonché di obiettivi specifici di decarbonizzazione entro il 2050. Il sistema agrivoltaico è stato individuato come tecnologia di produzione di energia da fonti rinnovabili associabile alle colture che rivestono importanza fondamentale nell’economia regionale, e che pertanto con questa tecnologia possono essere valorizzate e generare nuova ricchezza per il territorio.


Olga Cavina

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ultima modifica 2025-08-05T10:58:47+02:00
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