Post alluvione. Sopralluogo del presidente de Pascale ai cantieri di messa in sicurezza lungo il torrente Idice, nel bolognese, tra Castenaso, Budrio e Molinella: “Lavori che sono proseguiti senza sosta, nonostante i numerosi danni dovuti al maltempo. La ricostruzione del Ponte della Motta una delle priorità condivise con la struttura commissariale, al fianco della Città metropolitana per snellire tempi e procedure”
Bologna - La prima rottura dell’argine a maggio 2023, con il crollo del Ponte della Motta, e l’avvio di lavori immediati di ripristino in somma urgenza per 32 milioni. Un cantiere danneggiato dalla seconda rottura dopo le piogge di settembre 2024, nel tratto a valle rispetto a quello su cui si era intervenuti. Infine, lo “sfioro” del 20 ottobre scorso, in corrispondenza della finestra di salvaguardia, con cui si sono evitate nuove rotture degli argini nella parte cantierata. Ma nonostante gli effetti devastanti delle piogge e delle piene, non si è mai smesso di lavorare lungo il torrente Idice, neppure nel periodo invernale, nel tratto compreso fra la parte a valle del Ponte della Motta e il Ponte Ferrovia.
E si continua a farlo anche in queste settimane, con una serie di interventi per oltre 30 milioni complessivi. Obiettivo: ricostruire tratti di argine, rinforzarli con diaframmature, intervenire sulle erosioni delle sponde e risagomare il torrente. Cantieri, questi, oggetto di un nuovo sopralluogo, oggi, del presidente della Regione Michele de Pascale, insieme alla sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, nella pianura bolognese. Presenti i sindaci Carlo Gubellini (Castenaso), Debora Badiali (Budrio) e Bruno Bernardi (Molinella).
Prima tappa Castenaso, con sopralluogo all’abitato di Fiesso, dove lo scorso autunno si sono verificati numerosi allagamenti; poi via Marconi, la Bassa Benfenati e il Sentiero Idice. Seconda tappa Budrio, al Ponte di via Rabuina: qui l’Idice è uscito nel tratto non arginato lo scorso ottobre, con l’acqua che è arrivata da un lato a Vigorso, dall’altro a Budrio paese. Poi il cantiere del Ponte della Motta, dove il torrente ha “rotto” la prima volta a maggio 2023 e una seconda volta a settembre 2024 (nel tratto a valle rispetto a quello su cui si era intervenuti), per poi uscire dallo sfioro a ottobre senza compromettere l’integrità degli argini. Terza e ultima tappa Molinella, con la frazione alluvionata di Selva Malvezzi, e la riunione in Municipio.
“L’Idice è una delle priorità di intervento su cui ci si è concentrati da subito e l’attenzione non è mai calata- commentano de Pascale e Rontini-: qui è stato aperto un cantiere di somma urgenza immediatamente, tra estreme difficoltà e, nonostante i danni dovuti alle successive alluvioni, i lavori, complessi e onerosi, si sono conclusi a dicembre 2024. Ricostruire il Ponte della Motta- proseguono presidente e sottosegretaria- è fondamentale per la viabilità e la mobilità delle decine di migliaia di persone che in questo territorio vivono e si spostano per andare a lavorare o portare i figli a scuola. Anche la struttura commissariale condivide questa necessità e stiamo lavorando con la Città metropolitana per snellire procedure e tempi di realizzazione”.
Gli interventi, conclusi e in corso
Sono stati completati i lavori di somma urgenza per il ripristino e la messa in sicurezza lungo l’Idice, tra Molinella e Budrio, nei pressi del Ponte della Motta, crollato a causa dell’alluvione del maggio 2023. Lavori che hanno visto un investimento totale di 32 milioni di euro, per la ricostruzione degli argini e la realizzazione di barriere impermeabili (diaframmature plastiche) all’interno degli stessi.
Attualmente sono in corso altri cantieri, a partire da un intervento di somma urgenza da 6 milioni di euro per il ripristino dell’integrità dei rilevati arginali del torrente a valle della località La Motta, in comune di Budrio, in seguito all’evento alluvionale del 19 settembre 2024. Al momento è stata completata la ricostruzione dell’argine, raggiungendo la quota di sommità; successivamente si procederà con la diaframmatura del tratto ricostruito e la realizzazione di una scogliera di protezione della parte di sponda che è a continuo contatto con l’acqua, con lo scopo di prevenire eventuali erosioni.
Sempre in corso un intervento da 2 milioni di euro per la ripresa di erosioni delle sponde e la risagomatura del torrente Idice nel comune di Budrio, da Vigorso a Ponte Ferrovia; tutto questo per risolvere criticità che si sono verificate dopo gli eventi di maggio 2023.
Si sta lavorando anche (intervento da 2,5 milioni) per realizzare la diaframmatura del tratto in destra idraulica dell’Idice a valle della rotta del 2023; parallelamente, si interviene (con 1 milione) con il taglio della vegetazione all’interno dei corsi d’acqua del bacino dell’Idice. Tra i corsi interessati dai lavori, oltre all’Idice, anche il tratto arginato del torrente Quaderna, che corre all’interno del territorio del comune di Molinella per circa 7 chilometri.
All’interno di un finanziamento complessivo da 700mila euro dedicato ai tratti non arginati dei corsi d’acqua dei bacini dei torrenti Idice e Sillaro, si sta lavorando per diradare il verde ed effettuare tagli e rimozione di piante, a terra o a rischio caduta, nel tratto dell’Idice in comune di Castenaso, a monte dell’abitato.
Infine, l’intervento in corso da 20 milioni di euro, nei comuni di Budrio e Molinella, per completare il ripristino dei corpi degli argini nel tratto del torrente Idice danneggiato dalla rotta di maggio 2023 e nelle parti danneggiati negli eventi alluvionali del 2024.
Chiara Vergano
In cartella, foto dei sopralluoghi e dichiarazioni dei sindaci