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Bologna – C’è il progetto RAPCO2 che, nato dalla scoperta del Dipartimento di chimica dell’Università di Bologna, ha sviluppato un metodo per catturare l'anidride carbonica dall’aria di uffici e appartamenti trasformandola in prodotti chimici e carburanti avanzati. E poi un progetto dell’Università di Modena e Reggio, LINE, che sviluppa un innovativo e compatto motore a pistoni contrapposti da 50 chilowatt alimentato con combustibili rinnovabili come idrogeno, etanolo e biogas. Ancora da Unibo arriva, nel campo della telemedicina, RedAI, app per valutare lo stato di salute dell’occhio, già sviluppata per smartphone e web, che consente ai pazienti di monitorare i sintomi in autonomia, ai medici di supportare le diagnosi con dati oggettivi e alle farmacie di offrire test di screening e prefiltraggio.
Sono queste le tre idee imprenditoriali che hanno vinto la finale regionale dell’edizione 2025 della Start Cup Ecosister Emilia-Romagna, competizione per progetti d’impresa organizzata dalla Regione e da Art-ER, in collaborazione con Ecosister, progetto finanziato dal Pnrr per guidare la transizione ecologica e sostenibile dell’Emilia-Romagna, le Università, i centri di ricerca e i partner sul territorio.
Ieri sera al Dama Tecnopolo di Bologna la premiazione dei vincitori della competizione, che festeggia i suoi primi 25 anni.
Il progetto vincitore, RAPCO2, si aggiudica anche la menzione speciale per l'impatto sul cambiamento climatico, mentre quella per l’innovazione sociale va al progetto PrecisionEx, una piattaforma che identifica la terapia più efficace per i pazienti oncologici. Quella per l’imprenditoria femminile a HeartWatER, sistema intelligente che trasforma l’acqua quotidiana in uno strumento di prevenzione attiva. Insieme a loro anche OrthoLensAR, progetto che applica l’intelligenza artificiale in ortodonzia, proposto sempre da un team Unibo.
I vincitori e le menzioni speciali potranno accedere al Pni - Premio nazionale innovazione, la competizione italiana più importante per progetti d’impresa basati sulla ricerca, in programma all'Università di Ferrara il 4 e 5 dicembre prossimi.
Trenta i team che hanno partecipato al percorso di formazione sul business plan, grazie al quale sono stati selezionati i 12 finalisti. In palio un montepremi di 28mila euro messo a disposizione dai sostenitori dell’iniziativa Almaviva Spa, Iren Spa, Emil Banca Credito Cooperativo, Intesa Sanpaolo e Federazione regionale Ordini Ingegneri Emilia-Romagna. La valutazione finale, basata sul business plan e sulla presentazione del progetto, è stata affidata ad una giuria composta da investitori, imprenditori ed esperti di innovazione.
“Le startup sono il futuro, il cuore del sistema dell’innovazione e della ricerca dell’Emilia-Romagna- ha detto il vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, durante la proclamazione dei vincitori-. Per questo la Regione punta a fare dell’Emilia-Romagna una realtà attrattiva per le startup così come delle ‘intelligenze’: non a caso abbiamo realizzato una legge per attrarre e trattenere talenti, competenze avanzate. L’Emilia-Romagna, con il suo ecosistema della ricerca, sta diventando un campus diffuso di innovazione trasversale rispetto alla digitalizzazione e alla sostenibilità. Le startup devono far parte di questa rete e dobbiamo aiutarle a trovare una finanza paziente, per farle crescere e diventare strutturali”.
Le Startup in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna, le startup registrate a settembre 2025 sono 889, pari al 7,21% del totale nazionale, che conta circa 12mila startup. La regione si colloca al quarto posto nella graduatoria dopo Lombardia, Lazio e Campania.
Per quanto riguarda la concentrazione delle startup in Emilia-Romagna, 282 sono in provincia di Bologna, 142 a Modena, 98 a Reggio Emilia, 93 a Parma, 76 a Rimini, 55 a Ravenna, 53 a Forlì-Cesena, 47 a Ferrara e 43 a Piacenza.
Le startup regionali si concentrano principalmente in alcuni settori dei servizi avanzati, come la produzione di software e consulenza informatica, i servizi informatici e altri servizi informativi, e la ricerca scientifica e sviluppo, che insieme rappresentano il 78% delle startup regionali. Tra le attività manifatturiere, invece, spicca la presenza di startup nella meccanica e, in particolare, nel comparto delle macchine.
Dal punto di vista economico, le startup regionali presentano una struttura prevalentemente piccola, con il 45% delle aziende che fattura meno di 100mila euro all'anno e solo il 4% che supera il milione di euro di fatturato annuo. La forma giuridica più comune è la Srl, che rappresenta il 98% delle startup regionali.
Inoltre, emerge una presenza significativa di startup innovative dal punto di vista tecnologico, con 195 aziende che hanno una tecnologia brevettata. La presenza di startup a conduzione femminile è di 118 aziende, mentre 33 startup sono a conduzione straniera.
Gianni Boselli
In allegato: le startup finaliste e immagini della premiazione
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Ultimo aggiornamento: 15-10-2025, 15:13