Legalità. Un nuovo spazio in un bene confiscato alle mafie a Calendasco (Pc), il giardino 'Falcone-Borsellino' a Faenza (Ra), incontri e seminari per la ‘Settimana regionale della Legalità’. L’assessora Mazzoni sarà a Trapani al fianco di don Ciotti alla 30° Giornata dedicata alle vittime della mafia: "In Emilia-Romagna non c’è spazio per la criminalità organizzata, lavoriamo insieme per la prevenzione e l’educazione a una cittadinanza responsabile"
Bologna – A Calendasco, nel piacentino, l’inaugurazione di una cucina nel capannone ‘Rita Atria’ confiscato alle mafie, a Faenza (Ra) un nuovo giardino dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E ancora incontri e seminari per riaffermare il valore della legalità e della lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata.
È questo una parte del programma in Emilia-Romagna della ‘Settimana regionale della Legalità’, sostenuto anche dalla Regione. “Un appuntamento che è un simbolo del nostro impegno collettivo per costruire una società più giusta e solidale, una straordinaria occasione per riaffermare i valori della giustizia e della legalità che sono alla base del nostro vivere comune- sottolinea l’assessora regionale alla Legalità, Elena Mazzoni-. Un momento per promuovere in Emilia-Romagna l’educazione, l’informazione e la sensibilizzazione sui temi della cittadinanza responsabile e del contrasto alle mafie. Seminari, incontri con testimoni, laboratori e spettacoli teatrali, coinvolgeranno giovani, associazioni e professionisti in un percorso condiviso di riflessione e impegno civico”.
Mazzoni ha anche esposto in giunta il punto sulle politiche di contrasto alle infiltrazioni mafiose, approfondendo il tema del riuso dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Inoltre, l’assessora sarà venerdì 21 marzo a Trapani, delegata dal presidente Michele de Pascale, al fianco di don Luigi Ciotti alla ‘30ª Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’, promossa dalle associazioni Libera e Avviso Pubblico.
“Insieme agli enti locali, le associazioni e alle istituzioni statali e alle forze dell’ordine lavoriamo sulla prevenzione promuovendo e sostenendo la cultura della legalità- ha aggiunto Mazzoni-. Diamo così continuità all’obiettivo di tenere alta la sensibilità nei territori rispetto al contrasto di tutte le mafie. Questo impegna cittadini, istituzioni, scuole e università a camminare in un’unica direzione, nella costruzione di una cultura della cittadinanza responsabile e del bene comune condivisa, partecipata e integrata”.
Gli appuntamenti
L’assessora Mazzoni sarà martedì 18 marzo a Calendasco (Pc) all’inaugurazione dei nuovi spazi del capannone ‘Rita Atria’, un bene confiscato alla mafia e destinato a luogo sociale per la creatività giovanile. L’immobile è stato riadattato con il contributo di molti attori pubblici e privati a molteplici finalità sociali: da sede di congressi sindacali a palestra per lo yoga, da luogo di mostre fotografiche a scuola di percussioni del conservatorio Nicolini. Con l’ultimo finanziamento regionale, si è creato un nuovo spazio-cucina esterno a supporto delle iniziative pubbliche e di un portico quale ricovero di materiale della Protezione civile. Dal 2017 gli interventi sul bene confiscato di Calendasco hanno avuto un costo complessivo di 400mila euro, cofinanziati dalla Regione con 307mila euro.
Mercoledì 19 marzo è in programma un incontro conoscitivo in videoconferenza tra l’assessora Mazzoni e il Prefetto Maria Rosaria Laganà, direttrice dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, anche per verificare la fattibilità della sottoscrizione di un Protocollo di intesa congiunto: così da rendere più efficace la gestione dei beni immobili confiscati in Emilia-Romagna e da potenziare la condivisione dei flussi informativi ad essi inerenti.
Giovedì 20 marzo a Faenza l’inaugurazione del ‘Giardino della legalità’, intitolato ai giudici Falcone e Borsellino, progetto realizzato dall'Unione della Romagna Faentina, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, con interventi di rigenerazione e riqualificazione presso il Parco di Piazza Dante. Un percorso pedonale-ciclabile illuminato dedicato alla legalità, come segno di continuità con il ‘Sentiero della legalità’ di Castel Bolognese, luogo di memoria e di educazione, destinato a visite didattiche delle scuole, distrutto dall’alluvione del 2023. Il costo totale del progetto è di 118mila euro di cui quasi 59 mila euro il contributo della Regione.
A Bologna, nella stessa giornata del 20 marzo, dalle 9,30 alle 17,30, presso la terza Torre della Regione un seminario formativo multi-agenzia su ‘Tratta e sfruttamento lavorativo’.
Altre iniziative in Emilia-Romagna sono consultabili sull’apposito sito della Regione.
La Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno
Venerdì 21 marzo 2025, nell’ambito della ‘30ª Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’, le Associazioni Libera e Avviso Pubblico promuovono un evento che si terrà nella città di Trapani dal titolo “Il vento della memoria semina giustizia .
Ogni anno, il primo giorno di primavera, Libera promuove l'iniziativa che nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome.
Così dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano: con una recita dei nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora.
Beni confiscati: l’impegno della Regione
L’Emilia-Romagna è oggi la terza regione del Nord Italia per numero di beni immobili confiscati. E di questi, quasi una cinquantina sono già stati assegnati lo scorso anno alle amministrazioni locali nelle sole province di Parma e Reggio Emilia, un volume superiore al complesso di beni immobili a oggi recuperati nell’intero territorio regionale.
Dal 2011, la Regione è intervenuta su 34 beni immobili destinati a enti locali con un contributo regionale di oltre 7,2 milioni di euro, per favorirne il riutilizzo per finalità sociali.
In regione sono cresciuti e, cresceranno ancora, i beni confiscati al crimine organizzato e assegnati agli enti locali per un riutilizzo destinato a finalità sociali e utilità delle comunità. Aumento legato anche alla conclusione del processo ‘Aemilia’ che ha visto condanne e anche confische di beni, immobili e terreni. Per affiancare i Comuni emiliano-romagnoli in questo sforzo di dare una ‘seconda vita’ ai beni sottratti al malaffare, la Regione, già dal prossimo bilancio 2025-2027 in fase di approvazione, stanzierà maggiori risorse per sostenere investimenti in questa direzione.
Gianni Boselli