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Bologna - Da Ravenna a Rimini in bicicletta e in treno, per promuovere la Ciclovia Adriatica e mostrare come cicloturismo e trasporto pubblico possano diventare una vera alternativa all’auto privata. È l’Adriatica Bike Tour 2025, la staffetta organizzata dalla Regione in collaborazione con Itl – Istituto sui trasporti e la logistica – e con Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta, che dal 24 al 25 settembre attraversa la costa emiliano-romagnola con l’obiettivo di sensibilizzare cittadine e cittadini a un uso più diffuso delle due ruote e a un modello di mobilità integrata. Un’iniziativa che porta in strada istituzioni, associazioni, volontarie, volontari e comunità locali, trasformando il percorso cicloturistico in una prova concreta di mobilità sostenibile.

L’Adriatica Bike Tour si inserisce nell’ambito del progetto Cyros – Interreg Italia-Croazia (Adriatic Ionian Cycle Route for Sustainable Tourism), un’iniziativa di cooperazione transfrontaliera avviata nel 2024 e attiva fino al 2026, che punta a rafforzare i collegamenti ciclabili lungo la costa adriatica, a favorire l’integrazione tra bicicletta e trasporto pubblico e a potenziare la rete comune tra Italia e Croazia. La Regione Emilia-Romagna partecipa come partner associato, contribuendo alla mappatura e alla verifica dei tratti della Ciclovia Adriatica, alla realizzazione di nuove connessioni e alla promozione della costa come destinazione di riferimento per il cicloturismo (guarda il video sulla Ciclovia Adriatica e l’Adriatica Bike Tour 2025)

In questo contesto, la staffetta ciclabile, proveniente da Chioggia (VE) e diretta a Pesaro attraverso la costa emiliano-romagnola, rappresenta un simbolico ‘passaggio del testimone’ tra regioni e comunità, per sensibilizzare cittadine e cittadini all’uso delle due ruote e a un modello di mobilità integrata.

La staffetta, questa mattina, è ripartita da Marina Romea (RA), in bici lungo la costa, ed è proseguita in modalità bici+treno fino a Rimini. Presenti anche le assessore regionali ai Trasporti e Infrastrutture, Irene Priolo, e al Turismo, Roberta Frisoni, insieme ai sindaci di Ravenna, Alessandro Barattoni, e di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ai rappresentanti di Itl, Denis Grasso, e Fiab, Antonella Tampellini (coordinatrice regionale per l’Emilia-Romagna) e Nevio Senni (vicecoordinatore). In questa occasione, la Federazione italiana ambiente e bicicletta ha consegnato al Comune di Ravenna la bandiera del “Comune Ciclabile”, il riconoscimento assegnato alle città che investono in mobilità sostenibile e ciclabilità. 

“La mobilità sostenibile rappresenta una sfida importante per la nostra regione– sottolineano le assessore Priolo e Frisoni–. Le politiche per la ciclabilità sono parte essenziale di una strategia che unisce infrastrutture moderne, intermodalità, innovazione del trasporto pubblico e misure per cittadine e cittadini. Una visione che tiene insieme ambiente, salute, qualità della vita e sviluppo. Allo stesso tempo, è anche una straordinaria leva di crescita per il turismo: rendere sempre più accessibile in bicicletta l’entroterra significa offrire esperienze autentiche e sostenibili che rafforzano l’attrattività dell’Emilia-Romagna sul mercato internazionale e costituiscono un vero fattore di competitività per le nostre destinazioni”.

“Gli investimenti messi in campo dalla Regione– proseguono le assessore– parlano chiaro: 162 milioni tra il 2020 e il 2025, a cui si aggiungono altri 64 milioni di cofinanziamento degli enti, per realizzare 1.000 chilometri di nuove piste ciclabili, 5,1 milioni per favorire gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta, nuove velostazioni e contributi per l’acquisto di cargo bike a pedalata assistita. Azioni coordinate e strutturali, che fanno della mobilità sostenibile non solo un obiettivo, ma una realtà già in movimento”.

“La vocazione cicloturistica dell’Emilia-Romagna– aggiungono Priolo e Frisoni– non si fonda solo su una rete di ciclovie sempre più estesa e su un’offerta ricettiva che negli anni si è specializzata, ma trova forza anche nei grandi eventi che ogni anno animano i nostri territori richiamando migliaia di persone. Da otto anni la Riviera ospita l’Italian Bike Festival, la principale vetrina nazionale del mondo delle due ruote, che attira operatori e appassionati da tutta Europa. E nel 2026 Rimini sarà ancora una volta protagonista a livello internazionale con Velo-city, la più grande rassegna mondiale sulla mobilità ciclabile, che torna in città dopo trent’anni e darà nuovo slancio al percorso della Romagna come laboratorio europeo di innovazione nella mobilità ciclabile”.

“Cicloturismo e intermodalità– osserva il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni– sono due temi che ci stanno a cuore perché contribuiscono a valorizzare il territorio e a preservare l’ambiente. Il completamento della Ciclovia Adriatica da Porto Corsini a Classe era uno degli interventi annunciati in campagna elettorale e inseriti nel programma di mandato: questa ciclovia rappresenta un’infrastruttura strategica che lega mobilità, accessibilità e inclusività territoriale, con un’attenzione alla salvaguardia dei paesaggi attraversati anche in relazione ad aree di alto valore ambientale. Un altro obiettivo che questo percorso ciclabile ci permette di raggiungere è quello di implementare le integrazioni con le reti locali che interessano i territori delle aree interne”.

“Questa iniziativa– aggiunge il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad– rappresenta perfettamente la visione di mobilità sostenibile che Rimini sta costruendo con determinazione. Rimini, con i suoi 194 chilometri di piste ciclabili, i numerosi interventi di rigenerazione territoriale, la realizzazione del Parco del Mare e dell'Anello Verde, il riconoscimento Fiab di Comune Ciclabile a 5 bike smile, si conferma punto di riferimento per la mobilità dolce lungo la costa adriatica. La staffetta che oggi attraversa il nostro territorio anticipa quello che sarà nel 2026 con Velo-city: Rimini capitale mondiale della ciclabilità, laboratorio di innovazione per una mobilità sempre più sostenibile, accessibile e rispettosa dell'ambiente. Investire nella ciclabilità, sulla crescita del cicloturismo e su un sistema di trasporto pubblico sempre più elettrico e intermodale, significa investire nel futuro della nostra città, coniugando qualità della vita per i cittadini e attrattività turistica per il territorio".

La Ciclovia Adriatica

La Ciclovia Adriatica, che collega Trieste con Leuca lungo un percorso di 1.751 km, percorre il territorio del comune di Ravenna per 23 chilometri, da Porto Corsini fino alla pineta di Classe. L’intervento complessivo – del valore di 11,3 milioni di euro – comprende manutenzione straordinaria di percorsi esistenti e tratti di nuova costruzione. Sono attualmente in corso gli interventi di manutenzione straordinaria, che interessano circa 18,9 chilometri. Inoltre, saranno realizzati 3,6 nuovi chilometri entro giugno 2026, a cui si aggiungeranno ulteriori 700 metri entro la fine dell’anno, in parte realizzati con fondi Pnrr.

I dati regionali

La Regione Emilia-Romagna ha definito obiettivi chiari per ridurre traffico e inquinamento, in coerenza con il Piano aria integrato regionale 2030 e con il Prit 2025, orientando le politiche di trasporto verso un riequilibrio a favore della mobilità collettiva e non motorizzata. Tra il 2020 e il 2025 sono stati destinati 228 milioni di euro, di cui 164 milioni di risorse regionali, per programmare 1.000 chilometri di nuove piste ciclabili, mettere in sicurezza i tratti esistenti, ricucire i collegamenti discontinui, realizzare velostazioni, parcheggi bici e “school streets”, oltre a collegamenti con i poli industriali e alle ciclovie nazionali. Sul fronte degli incentivi alla domanda, con il programma Bike to Work sono stati erogati contributi per 5,1 milioni di euro a fronte di una spesa complessiva di 7,4 milioni, con oltre 10mila partecipanti e quasi 5 milioni di chilometri percorsi casa-lavoro in bicicletta. A questi si aggiungono altri 3,3 milioni di euro per la sharing mobility e 9 milioni di euro per sostenere l’acquisto di biciclette e cargo bike a pedalata assistita: oltre 15mila i mezzi finanziati, con contributi fino a 500 euro per una bici e fino a 1.000 per una cargo bike. Risorse che si sommano agli interventi infrastrutturali e contribuiscono all’obiettivo di ridurre del 20% il traffico veicolare privato entro il 2030.

Annalisa Dall’Oca

In cartella stampa le immagini dell'iniziativa

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Ultimo aggiornamento: 25-09-2025, 14:38