Protezione civile. Soccorso in mare, l’Emilia-Romagna fa scuola: la collaborazione tra l’Agenzia regionale e la Capitaneria di Porto-Guardia costiera per la gestione delle emergenze in ambito marittimo si rinnova per altri tre anni e diventa un modello nazionale. Circa 200 le volontarie e i volontari impegnati sul litorale per la stagione balneare, da Cattolica (RN) a Goro (FE). Il presidente de Pascale: “Un accordo che rafforza il presidio costiero e migliora la capacità di risposta, grazie a un coordinamento operativo strutturato. Un’esperienza consolidata che ora ispira le prime linee guida nazionali per promuovere la collaborazione tra Protezione civile, Capitanerie di porto e Guardia costiera su tutto il territorio italiano”

Il protocollo operavo, nato nel 2010, prevede assistenza alla balneazione su tutto il tratto costiero, supporto operativo in mare, formazione di volontari e operatori, attività di sensibilizzazione della popolazione e scambio di dati raccolti nelle attività di presidio e monitoraggio
11/07/2025 12:35

Bologna – Supporto operativo in mare fino a 3 miglia nautiche dalla costa, anche in situazioni di emergenza o di calamità. Attività di monitoraggio e assistenza alla balneazione su tutto il litorale emiliano-romagnolo, da Goro (FE) a Cattolica (RN), in supporto ai bagnini sulle spiagge. E poi iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolta alle cittadine e ai cittadini, e scambio di dati raccolti nelle reciproche attività di presidio e monitoraggio.

Sono questi gli ambiti principali al centro della collaborazione tra l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, che è stata rinnovata per altri tre anni con le modalità che saranno definite ogni anno nei Programmi operativi annuali. Sono circa 200 le volontarie e i volontari che presteranno servizio sul litorale emiliano-romagnolo per tutelare la sicurezza di bagnanti e turisti.

Una collaborazione strutturata, nata nel 2010 con il primo protocollo operativo e progressivamente consolidata nel tempo, tanto da rappresentare oggi un punto di riferimento a livello nazionale. È proprio sulla base del modello emiliano-romagnolo, infatti, che il Comando generale del corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia costiera di Roma sta predisponendo le prime linee guida nazionali per estendere questa esperienza anche alle altre direzioni marittime italiane. Le nuove linee guida, che saranno pubblicate entro la fine del 2025, forniranno un quadro di riferimento per attivare in modo strutturato la collaborazione tra il sistema di Protezione civile, le Capitanerie e la Guardia costiera su tutto il territorio nazionale, valorizzando il contributo del volontariato anche in ambito marittimo.

“Questa convenzione– sottolinea il presidente della Regione, Michele de Pascale– conferma l’importanza e la capacità della nostra rete regionale di lavorare in modo integrato con tutte le componenti operative che operano sul territorio. Condividere risorse, esperienze e strumenti significa essere più efficaci non solo nell’emergenza, ma anche nella prevenzione e nell’addestramento. È un impegno continuo e concreto, fondamentale per assicurare alle cittadine e ai cittadini un sistema che sia sempre più preparato, competente e ben coordinato, anche in ambiti specifici come quello marino e costiero. Un’esperienza, quella dell’Emilia-Romagna, che oggi viene riconosciuta come riferimento anche a livello nazionale: un segnale importante per tutto il nostro sistema di Protezione civile e un riconoscimento concreto per l’impegno quotidiano delle nostre volontarie e dei nostri volontari, che con competenza e generosità contribuiscono in modo insostituibile alla sicurezza dei territori e delle persone”.

“La prosecuzione della solida collaborazione con le istituzioni regionali- conferma il Direttore marittimo dell’Emilia-Romagna, capitano di vascello, Marco Landi- rafforza l’impegno della Guardia costiera dell’Emilia-Romagna per garantire sicurezza e prontezza operativa in mare e sulle coste, con professionalità e dedizione, al servizio del territorio e dei cittadini”.

La convenzione

Sarà attuata attraverso programmi operativi annuali e ha l’obiettivo di rafforzare il coordinamento operativo tra il Centro operativo (Cor) dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e le strutture della Capitaneria di porto-Guardia costiera per affrontare con sempre maggiore tempestività ed efficacia le situazioni di crisi in ambito marino e costiero, lungo tutto il litorale emiliano-romagnolo, da Goro (FE) a Cattolica (RN). Tra le azioni previste: interventi di soccorso marittimo e supporto in caso di emergenze e calamità, attività congiunte di formazione e addestramento rivolte a operatori e volontari, informazione e sensibilizzazione della popolazione sui rischi legati all’ambiente costiero e marino, scambio di dati raccolti nelle reciproche attività di presidio del territorio.

Un ruolo strategico sarà svolto proprio dai circa 200 volontarie e volontari provenienti da una ventina di associazioni territoriali della Protezione civile che, sotto il coordinamento delle Capitanerie di porto e della Guardia costiera, saranno impegnati durante la stagione balneare in attività di sorveglianza e assistenza alla balneazione, a integrazione delle funzioni svolte dai servizi di salvamento. I volontari pattuglieranno il litorale anche da terra, garantendo una presenza capillare a supporto della sicurezza dei bagnanti.

Fondamentale, poi, sarà anche il loro apporto per quanto concerne il supporto operativo in mare: potranno intervenire, fino a 3 miglia nautiche dalla costa, in accordo con gli uffici marittimi locali, per contribuire alle attività di soccorso e salvataggio, anche dove occorre il trasporto di personale medico. Un’attività che potenzia concretamente la capacità operativa della Guardia costiera in alta stagione, laddove la popolazione aumenta con l’arrivo dei turisti, e migliora la risposta complessiva del sistema in situazioni di emergenza.

L’intesa prevede poi la fornitura in comodato d’uso temporaneo, da parte dell’Agenzia regionale, di mezzi e attrezzature dislocati in punti strategici lungo la costa emiliano-romagnola, tra cui: fuoristrada, battelli pneumatici, motori nautici, rimorchi, zattere, oltre a strumenti di comunicazione come radar, gps, ricetrasmittenti, e dispositivi di soccorso come le barelle. Un potenziamento delle dotazioni già operative, che contribuisce a migliorare la capacità di risposta in caso di necessità.

Ancora, il personale e i mezzi della Guardia costiera saranno coinvolti nelle esercitazioni promosse dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e dai suoi uffici territoriali, accanto alle altre componenti del sistema regionale di Protezione civile e delle organizzazioni di volontariato. 

Annalisa Dall’Oca

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ultima modifica 2025-07-11T12:35:46+02:00
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