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Bologna – “Raccogliere funghi è una passione che richiede attenzione e responsabilità: dalla conoscenza delle varie specie al rispetto dei tempi e dei quantitativi consentiti, fino alla corretta conservazione e al consumo in sicurezza”.
Consigli, buone pratiche, raccomandazioni, regole da rispettare per tutelare noi stessi e l’ambiente che ci circonda. Silvio Cantori è un ispettore micologo del Servizio sanitario regionale e i funghi, i boschi, i terreni li conosce bene. È lui a spiegare i principi base da seguire per una raccolta sicura in Emilia-Romagna, senza rischi e nel pieno rispetto della natura.
Tutti temi al centro della campagna regionale di sensibilizzazione “Vai sul sicuro”, che mette a disposizione di cittadini e famiglie strumenti pratici per riconoscere, raccogliere e cucinare funghi spontanei, a partire dal nuovo Atlante dei funghi e da utili materiali informativi disponibili sul portale Alimenti&Salute.
Di questo si parla nella nuova puntata di “Senza Ricetta – Salute e star bene in Emilia-Romagna”, il format video realizzato dall’assessorato alle Politiche per la salute in collaborazione con l’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta regionale per illustrare, attraverso l’esperienza di tecnici e operatori, associazioni e volontari, cittadine e cittadini, tutte le iniziative legate al Piano regionale della prevenzione. Obiettivo, promuovere la cura della persona e della comunità. La puntata è online da oggi su Lepida TV, su portale www.costruiamosalute.it e diffusa anche sui social della Regione.
Raccolta funghi: regole e buone pratiche
In Emilia-Romagna per la raccolta funghi occorre un tesserino che può avere validità giornaliera, settimanale, mensile o semestrale. I funghi devono essere colti a mano, interi, ed è preferibile trasportarli e conservarli in cesti areati, evitando sacchetti chiusi che favoriscono muffe pericolose. L’invito è rivolgersi sempre agli ispettorati micologici delle Aziende sanitarie locali per il riconoscimento delle specie commestibili (sono circa 1.000 l’anno le certificazioni per autoconsumo eseguite dagli ispettorati).
Una volta a casa, i funghi vanno puliti, eventualmente riposti in frigorifero e consumati previa cottura, sempre in quantità moderate. Per le persone fragili – bambini, donne in gravidanza, anziani o persone con patologie – il consumo è sconsigliato. Massima attenzione, poi, alle conserve casalinghe: preparazioni come il sott’olio possono comportare rischi gravi, come il botulino. In caso di sintomi sospetti, è necessario rivolgersi subito al pronto soccorso, portando con sé eventuali residui raccolti.
Ogni anno in Emilia-Romagna si registrano circa 50-100 casi di intossicazioni riconducibili al consumo di funghi; di questi l'80% porta al ricovero in ospedale. In questi casi viene attivato l'Ispettorato micologico dell'Ausl di competenza territoriale per fornire, anche con il supporto del Centro micologico di Arpae, ogni indicazione necessaria per impostare la terapia adeguata.
Tutte le informazioni per una raccolta e un consumo sicuri sono disponibili sul sito Alimenti&Salute al link: https://alimentiesalute.emilia-romagna.it/alimenti/funghi/
Annalisa Dall’Oca
Ultimo aggiornamento: 22-09-2025, 14:05